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Nuorese, si ritira la cordata romana

Nuorese, si ritira la cordata romana

Salta la trattativa con gli imprenditori della Capitale, ma il numero uno Artedino iscrive comunque la squadra in D

27 giugno 2016
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NUORO. Non sarà una Nuorese targata Roma quella che parteciperà al prossimo campionato di Serie D. Si riparte dal presidente Michele Artedino che, dopo aver atteso 10 giorni che la cordata di imprenditori romani si palesasse e facesse proposte concrete per rilevare la società, ha deciso di dare un taglio alla trattativa, in verità mai decollata veramente, e di procedere all'iscrizione della Nuorese al campionato di serie D. Una decisione che il presidente Artedino ha maturato nelle ultime ore al fine di dare un futuro alla Nuorese. Questo nonostante, al momento, sia il solo a sostenere il peso della società e non ci siano all'orizzonte, almeno nel breve periodo, nuovi soci che contribuiscano a sostenere economicamente il campionato.

«Con il passare dei giorni si è ridotto al lumicino l'interesse della cordata romana verso la Nuorese – sottolinea con rammarico il presidente Artedino –. La trattativa non ha più avuto sviluppi, si è perso troppo tempo a inseguire fantasmi, un gruppo che si è presentato senza identità reale, senza un progetto. La situazione era un'incognita totale». Quindi ora cosa farà?: «Iscriverò la Nuorese al campionato. Andremo avanti senza fare promesse irrealizzabili, ma lavorando duro giorno per giorno sperando di sensibilizzare tutta la comunità verso questo progetto. Dal 4 al 12 luglio ci sarà la possibilità di iscrivere le squadre al prossimo campionato di Serie D. La Nuorese non vuole mancare all'appello. Colgo l'occasione per ringraziare pubblicamente tutti quelli che mi hanno dato una mano in questi anni. Chiedo loro di supportarci ancora nel prossimo campionato. Tra qualche giorno verrà presentato l'assetto societario e il mister, a seguire il nuovissimo progetto per il settore giovanile». Può darci qualche anticipazione sul nome del tecnico e sulla squadra che allestirete?: «Per il momento no. Attendiamo il 30 giugno che segna la conclusione della stagione 2015-2016. Abbiamo in ballo un paio di soluzioni». Come mai ha deciso di procedere ancora da solo in questa avventura nonostante le difficoltà di natura economica e logistica sottolineate in queste settimane?: «Da imprenditore nuorese ho a cuore a questo progetto per il bene di Nuoro e della stessa Nuorese. Spero che qualcosa cambi in questa città che vive una crisi economica senza precedenti, ma in cui non si riesce mai a costruire niente di duraturo nel medio e lungo periodo. Forse perché manca quello spirito di collaborazione che fa la differenza da altre parti. Lo sport a Nuoro è fortemente penalizzato e fa fatica a tenersi a galla in ogni disciplina. Vado avanti da solo nella speranza che qualcosa in questi mesi si muova ed arrivino anche segnali positivi dalla regione che ci ha abbandonato. Da Cagliari si fanno sentire solo per comunicarci nuovi tagli ai contributi regionali», conclude il presidente Artedino.

Giuseppe Sanna

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