Inter, Mancini non fa sconti ai cinesi
All’allenatore nerazzurro non piace la campagna acquisti ancora sotto tono
MILANO. I mal di pancia di Mancini non sono finiti. L'incontro domenicale del tecnico con Thohir è stato interlocutorio e inoltre l'insistenza del Napoli per Icardi potrebbe scatenare un putiferio. Se l'Inter resisterà ai partenopei ha comunque un'ottima squadra, con l’arrivo di Banega, mente del Siviglia doppio vincitore dell'Europa League. Se come probabile arriverà anche Candreva (oggi l’incontro decisivo) formerà con Perisic e Banega una formidabile trio. I cinesi però, in queste settimane, si sono visti già sfuggire il brasiliano Gabriel Jesus, che pare avere scelto il City. Non è andato a buon fine neanche il tentativo di acquistare del portoghese Joao Mario. Proprio questa ricerca di giovani con operazioni a lunga gittata ha indispettito Mancini, che invece vorrebbe subito elementi esperti come Zabaleta e Yaya Tourè, già allenati nella sua esperienza in Premier. In difesa è andato via Juan Jesus ma i titolari Murillo e Miranda sembrano dare le giuste garanzie. Sono arrivati gli esterni Erkin e Ansaldi. Se dovesse partire Brozovic l'Inter tenterebbe di arrivare a Witsel. Ma tutto dipende da Icardi: se parte l'Inter deve cercare un sostituto adeguato, che non sembrerebbe essere Dzeko, nonostante il legame con Mancini, perché vuole riscattarsi in giallorosso. Molti punti interrogativi insomma per una squadra comunque forte e che si batterà per la Champions con Napoli e Roma alle spalle della favoritissima Juventus. Però Mancini ha detto a Thohir nell’ultimo incontro: «I cinesi devono mantenere gli impegni».