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La Gymnasium Uta costretta a rinunciare alla B2 femminile

La Gymnasium Uta costretta a rinunciare alla B2 femminile

SASSARI. Si assottiglia ancora la pattuglia sarda che parteciperà ai prossimi campionati nazionali di pallavolo, con la rinuncia della Gymnasium Uta alla B2 femminile. Una notizia inaspettata, dopo...

26 agosto 2016
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SASSARI. Si assottiglia ancora la pattuglia sarda che parteciperà ai prossimi campionati nazionali di pallavolo, con la rinuncia della Gymnasium Uta alla B2 femminile.

Una notizia inaspettata, dopo che la squadra allenata da Matteo Gramignano aveva vinto a mani basse la serie C regionale, chiudendo imbattuta e con un solo punto ceduto alle avversarie in tutta la stagione, forte di un gruppo di atlete esperte e già con esperienza di serie B. «Una decisione che pesa – spiega il direttore sportivo Tonio Tronci – ma che rispecchia il modo di lavorare della nostra società, che non è disposta a promettere cose che non può dare. Quindi, dopo aver ottenuto la promozione a maggio, la scelta della società è stata prima di tutto quella di lavorare per trovare la giusta copertura economica per un torneo che costa oltre 70 mila euro – prosegue –. Dopo aver fatto diverse riunioni con imprenditori del posto, siamo riusciti ad ottenere la cifra necessaria, con un impegno scritto da parte di vari sponsor. A quel punto ci siamo impegnati sul mercato per rinforzare la squadra, io stesso ho contattato ben 18 procuratori, ma tutti hanno preso tempo. Diverse trattative non si sono concretizzate, e anche qualche atleta già impegnata con noi ha fatto marcia indietro».

In aggiunta, anche alcune giocatrici parte del gruppo della scorsa stagione non sono più disponibili: «Una schiacciatrice si è trasferita in un’altra squadra – chiude Tronci – due centrali sono all’estero per lavoro, e per lo stesso motivo la palleggiatrice ci ha dato una disponibilità ridotta. Ci siamo resi conto di non poter mettere insieme una rosa all’altezza del campionato, e abbiamo deciso di rinunciare. Ci spiace molto, ripartiremo con un nuovo progetto, a partire dal settore giovanile».

Fabio Fresu

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