La Nuova Sardegna

Sport

Tutto Dinamo

Dinamo, parla Pasquini: «Siamo ancora poco consistenti»

Dinamo, parla Pasquini: «Siamo ancora poco consistenti»

Il coach non cerca alibi: «Infortuni e arbitri non contano, dobbiamo essere più squadra»

2 MINUTI DI LETTURA





«Gli episodi? Il basket è fatto di espisodi. Bisogna solo lavorare per essere pronti nel momento in cui le cose ti girano storto. E la verità è che ancora dobbiamo fare tanta strada».

Federico Pasquini evita di fornire alibi di qualsiasi genere ai suoi ragazzi. «Siamo a fine ottobre e il nostro livello è questo – dice a caldo il coach della squadra sassarese –. Sì, abbiamo avuto due infortuni nello stesso ruolo e questo ovviamente pesa. Ma fuori casa quando perdiamo il filo del discorso poi non riusciamo a ripartire immediatamente. Ci basta una brutta difesa o una cattiva esecuzione in attacco per farci smarrire. Il metro arbitrale? Lo conosciamo, in Europa è così. Arriva un momento in cui le mani addosso sono tollerate ed è così per tutti. Il punto non è questo: dobbiamo diventrare una squadra più consistente, che sappia andare oltre queste problematiche, oltre un infortunio o un fischio che non ci ha convinto. E in aggiunta, non abbiamo tempo da perdere per stare a recriminare o a disperarci. Ci sino 14 settimane per crescere e lavorare, non per ragionare su metri arbitrali e infortuni. Siamo all'inizio del percorso, si vede che è così perché nel finale delle partite abbiamo esecuzioni tipiche di una squadra che è in un processo di crescita. Tre del quintetto dei nostri avversari si conoscono a memoria, e si possono permettere di prendersi il rischio di fare un raddoppio su Rok a metà campo nell’ultimo minuto».

[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:sport:1.14313063:gele.Finegil.StandardArticle2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/sport/2016/10/26/news/champions-league-la-dinamo-domina-ma-poi-si-arrende-in-ungheria-1.14313063]]

La Dinamo ancora una volta ha avuto un rendimento pieno di alti e bassi. «È stata una gara strana, noi abbiamo iniziato a difendere bene sono dopo 5 minuti di partita, e questo significa che ci siamo portati dietro scorie del ko con Cantù. In quel frangente invece siamo andati bene in attacco, perché tutti toccavamo la palla. Nel secondo tempo abbiamo avuto il problema opposto, con una buona difesa ma grossi problemi di esecuzione. Nel momento in cui abbiamo trovato nuove soluzioni ci hanno surclassati a rimbalzo. Ripeto: dobbiamo migliorare– conclude Pasquini –, perché in trasferta bisogna essere più consistenti». (a.si.)

Primo piano
La tragedia

Tempio, in migliaia per l’ultimo saluto a Gaia Costa: «Morte prematura e ingiusta»

Le nostre iniziative