Torres al bivio: comincia il dopo Piraino
Andrea Baeli prova a mettere insieme un gruppo in grado di rilanciare la società. Il presidente ricontatta Salvatore Sechi
SASSARI. Sono giorni decisivi (forse ore decisive) per il futuro della Torres. Andrea Baeli, il supervisore della società, l’uomo che ha preso in mano le redini del pallone sassarese, e da ieri nell’isola per provare a chiudere la sua “mission impossible”: mettere a punto il bilancio relativo alla scorsa stagione e ridistribuire il peso tra gli azionisti del club. Daniele Piraino dovrebbe cedere la quota di maggioranza per fare spazio a nuovi soci (gira anche qualche nome sardo) e allo stesso Andrea Baeli. Il progetto è ambizioso e di lunga portata ma non è affatto scontato che vada in porto. Le incognite sono ancora una volta legate al bilancio (e ai buchi lasciati da Domenico Capitani) e all’umore del presidente.
Piraino è alle corde, stretto tra l’impossibilità di tenere fede agli impegni e le proteste dei tifosi, ma non sembra del tutto convinto a passare la mano. O, almeno, a uscire di scena senza una ricca plusvalenza. Ieri il patron ha provato a ricontattare Salvatore Sechi, l’imprenditore sassarese che si era dichiarato interessato a rilevare la società, ma le posizioni sono rimaste distanti. Piraino chiede aiuto, Sechi ha detto di considerare la trattativa chiusa per l’impossibilità di verificare i conti e di programmare una campagna di rafforzamento della squadra nella finestra di mercato che si aprirà domani. La posizione sembra chiara ma il fatto stesso che i due si siano parlati lascia credere che in realtà ci sia ancora qualche margine di trattativa. Sechi non ha mai fatto mistero di essere un tifoso della prima ora e ha dalla sua l’appoggio dei supporter rossoblù. In tanti lo hanno chiamato per incoraggiarlo e fargli sapere di essere pronti a dargli una mano. Sull’altro piatto della bilancia resta però il dramma del bilancio con tutti i lati oscuri che il documento contabile non chiarisce. I commercialisti che stanno ricostruendo entrate e uscite del club sassarese avrebbero quantificato le perdite con una certa attendibilità ma avrebbero problemi al capitolo crediti: quanti sono realmente esigibili? E fin dove ci si può spingere per non rischiare accuse che potrebbero sconfinare nel penale? Sul documento si sono messi al lavoro anche i legali, ma il fatto che ancora non sia stato portato in assemblea per l’approvazione significa che la paura di sbagliare c’è, ed è concreta.
Vedremo nelle prossime ore perchè almeno di una cosa si può essere sicuri: il tormentone è alle battute finali. O il salvataggio riesce (a prescindere da chi sarà il salvatore) o il destino della Torres è segnato. (a.l.)