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Torres al bivio: comincia il dopo Piraino

Torres al bivio: comincia il dopo Piraino

Andrea Baeli prova a mettere insieme un gruppo in grado di rilanciare la società. Il presidente ricontatta Salvatore Sechi

30 novembre 2016
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SASSARI. Sono giorni decisivi (forse ore decisive) per il futuro della Torres. Andrea Baeli, il supervisore della società, l’uomo che ha preso in mano le redini del pallone sassarese, e da ieri nell’isola per provare a chiudere la sua “mission impossible”: mettere a punto il bilancio relativo alla scorsa stagione e ridistribuire il peso tra gli azionisti del club. Daniele Piraino dovrebbe cedere la quota di maggioranza per fare spazio a nuovi soci (gira anche qualche nome sardo) e allo stesso Andrea Baeli. Il progetto è ambizioso e di lunga portata ma non è affatto scontato che vada in porto. Le incognite sono ancora una volta legate al bilancio (e ai buchi lasciati da Domenico Capitani) e all’umore del presidente.

Piraino è alle corde, stretto tra l’impossibilità di tenere fede agli impegni e le proteste dei tifosi, ma non sembra del tutto convinto a passare la mano. O, almeno, a uscire di scena senza una ricca plusvalenza. Ieri il patron ha provato a ricontattare Salvatore Sechi, l’imprenditore sassarese che si era dichiarato interessato a rilevare la società, ma le posizioni sono rimaste distanti. Piraino chiede aiuto, Sechi ha detto di considerare la trattativa chiusa per l’impossibilità di verificare i conti e di programmare una campagna di rafforzamento della squadra nella finestra di mercato che si aprirà domani. La posizione sembra chiara ma il fatto stesso che i due si siano parlati lascia credere che in realtà ci sia ancora qualche margine di trattativa. Sechi non ha mai fatto mistero di essere un tifoso della prima ora e ha dalla sua l’appoggio dei supporter rossoblù. In tanti lo hanno chiamato per incoraggiarlo e fargli sapere di essere pronti a dargli una mano. Sull’altro piatto della bilancia resta però il dramma del bilancio con tutti i lati oscuri che il documento contabile non chiarisce. I commercialisti che stanno ricostruendo entrate e uscite del club sassarese avrebbero quantificato le perdite con una certa attendibilità ma avrebbero problemi al capitolo crediti: quanti sono realmente esigibili? E fin dove ci si può spingere per non rischiare accuse che potrebbero sconfinare nel penale? Sul documento si sono messi al lavoro anche i legali, ma il fatto che ancora non sia stato portato in assemblea per l’approvazione significa che la paura di sbagliare c’è, ed è concreta.

Vedremo nelle prossime ore perchè almeno di una cosa si può essere sicuri: il tormentone è alle battute finali. O il salvataggio riesce (a prescindere da chi sarà il salvatore) o il destino della Torres è segnato. (a.l.)

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