La Nuova Sardegna

Sport

il caso

Il vuoto irreale della “Curva Nord”

Il vuoto irreale della “Curva Nord”

Settore squalificato per 2 turni. Stadio vuoto anche per il freddo

16 gennaio 2017
2 MINUTI DI LETTURA





CAGLIARI. Atmosfera irreale allo stadio. La Curva Nord, quella del tifo più caldo (certe volte anche troppo) era desolatamente vuota. Il giudice ha affibbiato due giornate di squalifica al settore, per il petardo che ha ferito a una mano un inserviente il 22 dicembre. La Nord resterà ancora sospeso anche nella prossima partita contro il Bologna del 28 febbraio.

Un’atmosfera molto strana, che ha colpito anche l’allenatore del Cagliari Massimo Rastelli, che ne ha parlato in conferenza stampa. Di certo quello che si è capto subito è che il resto del pubblico, infreddolito e nel primo tempo preoccupato dal risultato che stava maturando. Ma il fatto che la curva nord, occupata dagli ultras a anche da tanti abbonati che hanno dovuto giocoforza restare a casa, era vuota ha condizionato anche lo speaker del Sant’Elia che, al momento di annunciare le formazioni, ha scandito i nomi dei giocatori del Cagliari per intero e non solo il nome, aspettando il cognome scandito dalla folla.

Poi durante la partita qualche timido “Fo-rza Ca-glia-ri” ha rotto il silenzio con cui il pubblico ha seguito la partita sino alla liberazione finale quando tutto lo stadio si è messo a saltare al grido di “chi non salta genoano è».

Gli Sconvolts, però, hanno dato a loro modo il segno tangibile della loro presenza. Nel corso del primo tempo, si è visto volare in campo una sorta di palloncino che come un piccolo paracadute trasportava un tracciante luminoso che ha terminato la sua parabola sul settore distinti e, nel secondo tempo, un botto fatto esplodere fuori dal recinto dello stadio Sant’Elia per il quale la società dovrà pagare un multa per responsabilità oggettiva.

Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative