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Il gruppo Dinamo si allarga: ecco Lighty

di Mario Carta
Il gruppo Dinamo si allarga: ecco Lighty

L’ala americana arriva da Trento ed è un’alternativa a Josh Carter, che resterà. «Pronto a tutto per far vincere la squadra»

25 febbraio 2017
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SASSARI. Si sono seduti in tanti, su quella sedia dietro il tavolo delle conferenze stampa in Club House Dinamo. A fianco al prima gm e oggi coach Federico Pasquini, alla sinistra del presidente Stefano Sardara. Quest’anno sono stati già presentati nove stranieri biancoblù, dei quali cinque di scuola americana. Solo Darius Johnson Odom è andato via, mentre l’ultimo a illuminare la scena biancobù è David Lighty. Ala-guardia più che ala-forte, ieri è stata la sua volta, cercare di evitare di cascare nelle frasi fatte in attesa di confermare sul parquet le parole spese davanti a microfoni e taccuini.

Arriva Lighty ma anche stavolta non va via nessuno. In particolare resta Josh Carter e per eccesso di Usa resta un principio di alternanza che Pasquini dovrà essere abile a gestire. «Ho sceltoSassari perché mi piace il percorso che sta facendo – ha esordito Lighty –. Voglio dare il mio contributo e aiutare la squadra a vincere il più possibile. Credo che per me sia anche una buona opportunità, per giocare la Champions e proseguire in campionato con una squadra in buona situazione in prospettiva playoff».

Abile e arruolato, potrebbe essere utiulizzato sin da domenica a Pesaro al posto di Josh Carter, suo alter ego per ruolo e passaporto. Ieri mattina (nel pomeriggio Pasquini ha prescritto un sano riposo per tutti) il primo allenamento con i compagni. «So che è stata una trattativa rapida e veloce, sono felice di essere qui e sono a disposizione per fare quello che serve per far vincere la squadra – ha proseguito il ventottenne di Cleveland, che ha scelto la maglia numero 35 –. Che tipo sono? Un giocatore di squadra, capace di mettere sul tavolo diverse opzioni per il gruppo come leadership, difesa, intensità. Sono pronto a fare tutto ciò che serve per far vincere la squadra”.

Arriva da Trento, ed è reduce da un lungo stop. Menisco. una volta recuperato Trento era cresciuta e adesso è lui ad allargare la famiglia Dinamo. Si è ripreso alla grande e si dice pronto. «Da Trento a Sassari, parlando di basket sono due realtà molto simili, semplicemente sono passato dalle montagne all’isola. Sassari e Trento sono due città dove si respira basket ed entrambe stanno vivendo un momento positivo. Speriamo di continuare così. Sassari l’ho vista da avversario e mi ha colpito perché è una grande squadra dall’alto potenziale che va oltre il quintetto e ha tanti giocatori importanti anche dalla panchina. Quando ho giocato contro Sassari sapevo che c’erano giocatori bravi in transizione offensiva, quindi non eravamo focalizzati su uno solo ma su diversi giocatori, dove ciascuno fa qualcosa di positivo e ciascuno è pericoloso».

Nato a Cleveland il 27 maggio 1988, 195 centimetri per 98 chilogrammi, ha giocato la prima parte della stagione con Trento: 15 partite con 30.5 minuti di media e 13.1 punti, il 54.5% da 2, ma anche il 22.8 da 3 più 2.4 rimbalzi e 2.4 assist. Il suo high contro Varese: 34 punti, 5 rimbalzi, 4/5 da 3 e 36 di valutazione in 35’ giocati.

Lighty, giocatore dell’anno nel 2005 alla Villa Angela-St. Joseph High School, è passato per Ohio State, finalista (sconfitto) Ncaa nel 2007 contro Florida. Ha giocato a Cantù e Cremona ed è esploso in Francia vincendo due scudetti con Nanterre (Mvp delle finali) e Villeurbanne. Sposato con la giocatrice Wnba Tayler Hill e padre di un bimbo, ha giocato anche a football come quarterback.

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