La Nuova Sardegna

Sport

rossoblù/il punto

Sette partite come sette finali per arrivare alla salvezza

SASSARI. Otto partite, anzi sette perché quella col Foligno escluso dal campionato non verrà giocata, per decidere il destino della Torres che vuole la salvezza.Sarebbe un risultato straordinario...

13 marzo 2017
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Otto partite, anzi sette perché quella col Foligno escluso dal campionato non verrà giocata, per decidere il destino della Torres che vuole la salvezza.Sarebbe un risultato straordinario per una squadra che ha dovuto affrontare una stagione terrificante per via soprattutto dei gravissimi problemi societari.

La Torres nella salvezza ci crede anche se c'è la consapevolezza di avere di fronte una montagna difficile da scalare. Il calendario in questo drammatico finale sembra poter dare una mano alla squadra rossoblù. La Torres, infatti, giocherà cinque partite su sette davanti ai suoi tifosi che potrebbero rappresentare la variante decisiva nella corsa salvezza. Sarebbe un segnale importantissimo cominciare bene battendo domenica prossima l'Ostiamare, avversario romano che può e vuole ancora conquistare i playoff. Sarà quindi una partita molto difficile che andrà giocata soprattutto sul piano fisico e con una straordinaria determinazione.

Poi ci sarà un'altra sosta perché salta la trasferta di Foligno.

Assumeranno dunque un’importanza decisiva le due partite interne consecutive che i rossoblù giocheranno il 2 aprile contro l'Arzachena e la domenica successiva col San Sepolcro. La gara con gli smeraldini è di quelle che fanno quasi paura perché la squadra di Mauro Giorico è in corsa per la promozione diretta. Più abbordabile invece quella con i toscani che non hanno più interessi in classifica.

Poi, il 13 aprile, una trasferta di quelle da affrontare col piglio giusto per conquistare i tre punti contro un avversario, il Città di Castello, che sembra destinato alla retrocessione diretta.

Le ultime tre partite della stagione è molto probabile che possano rappresentare l'occasione buona per consolidare una classifica che a quel punto è auspicabile sia positiva. Dunque, la Torres giocherà in casa col Flaminia il 23 aprile, andrà sul campo dell'Albalonga il 30 aprile e, finalmente, concluderà il campionato il 7 maggio al "Vanni Sanna" contro l'Avezzano. Delle tre ultime partite la più insidiosa è quella sul campo laziale perché l'Albalonga potrebbe essere ancora in corsa per i playoff mentre le altre due, entrambe in casa, saranno con avversarie che non avranno certo il coltello tra i denti quando giocheranno a Sassari.

Questo il percorso, pieno di ostacoli, che dovrà affrontare la squadra sassarese. Fare pronostici è vietato perché sono e saranno tante le varianti che decideranno l'esito di queste sette partite. Questo finale di stagione la Torres lo giocherà dovendo sperare, oltre che sulla propria forza, sulle disgrazie altrui e, in particolare, su quelle di altre tre squadre sarde, Latte Dolce, San Teodoro e Muravera. Una lotta fratricida che Tore Pinna, Alex Frau e compagni vogliono però vincere per ridare dignità a una squadra mortificata oltre ogni limite.

Daniele Doro

In Primo Piano
L’allarme

Balneari, caos bandi per le 573 concessioni in Sardegna

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative