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«In un amen siamo finiti sotto di 20»

di Andrea Sini
«In un amen siamo finiti sotto di 20»

Coach Pasquini non trova scusanti: «Ci siamo disuniti e abbiamo acceso il loro ritmo. Resettiamo tutto e ripartiamo»

13 maggio 2017
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INVIATO A TRENTO. «L’analisi di questa partita è piuttosto semplice: nei primi due quarti abbiamo rispettato il piano partita, togliendo ritmo offensivo a Trento. Sino a che abbiamo evitato di farli correre siamo stati in partita, poi siamo usciti in un attimo».

Federico Pasquini prova a riavvolgere i fili di un film dal copione abbastanza inatteso. «All’intervallo eravamo in parità – dice a fine gara il coach della Dinamo – ma avevamo tante palle perse, insomma avremmo potuto sfruttare meglio quella situazione. Nel terzo quarto, dal 36-32, ci sono stati tre possessi e tre difese in cui loro hanno cambiato passo e sono riusciti a mettersi in ritmo. In una partita col punteggio basso, andare sotto di 20 punti è davvero tanta roba. Ma in questo momento dobbiamo soltanto resettare tutto e cercare di essere più pronti nella seconda partita».

Cosa ci si può inventare per gara2? «Non c’è molto da inventare, loro hanno certe caratteristiche, noi altre. Dobbiamo punire meglio i cambi difensivi, dobbiamo avere più fiducia nei penetra e scarica. Nel momento in cui abbiamo corso in contropiede non l’abbiamo fatto in maniera abbastanza decisa. Dobbiamo andare a togliere dalla nostra prestazione quei 5 minuti del terzo quarto e ragionare sul fatto che su un certo ritmo di partita siamo stati pari. Ripartiamo da queste cose».

«Dobbiamo fare capire che giochiamo contro la migliore difesa del campionato – conclude il coach del Banco di Sardegna –, ma è quella che ha anche più energia e più cambi sui blocchi, una squadra che ti fa arrivare a tirare con grande fatica. Siamo esperti, dobbiamo capire che non c’è tempo per stare a recriminare, si deve solo resettare tutto. La problematica è solo di bilanciamento. La mancata reazione? I playoff danno una componente emotiva particolare, se le cose vanno male il livello di depressione è maggiore, quando le cose non vanno come dovrebbero ci può anche stare un po’ di scoramento. Bisogna solo ripartire».

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