La Torres si arrende al Villa York e resta in C
Tennis. Il circolo romano in una giornata caldissima si impone per 4-2 sulla terra rossa sassarese
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SASSARI. Alle 18.05 di ieri è finito il sogno della Torres-“è ambiente” di conquistare la serie B maschile di tennis, battuta in casa per 4-2 dai romani del Villa York Sporting Club al termine di una giornata bollente in tutti i sensi che ha condannato la squadra diretta dal maestro Mauro Rodighiero a un altro anno di purgatorio nella serie C regionale.
Dopo che i singolari si erano conclusi sul punteggio di 3-1 per il team capitolino (ha salvato l’onore un irriducibile Giulio Torroni impostosi in tre set su Marco Mosciatti dopo aver perso la partita d’avvio: 3-6; 6-3; 6-3) sono stati i doppi, o per meglio dire il doppio n.1 (quello disputato davanti alla club house) a firmare in modo impietoso la resa delle racchette rossoblù. E dire che la coppia formata da Marco Pinna e Federico Pintus era partita bene (6-3), prima di subire la rimonta del duo formato da Marco Mosciatti e Daniele Chiurulli che ha chiuso sul terzo “match-serie B” a disposizione (ribaltato il punteggio: 6-2; 6-3) dopo aver sprecato nello stesso decisivo game un warning (avvertimento) decretato dal giudice di sedia per una pallina gettata due volte al vento da Pintus.
E a questo punto, con la vittoria della Villa York ormai in cassaforte, è stato ovviamente interrotto il secondo doppio che si giocava in contemporanea e che stava decretando il successo (per la Torres ormai inutile) del binomio formato da Giulio Torroni e Michele Fois che ha superato Emiliano Privato (tre stagioni fa in A1 con il Tc Cagliari) e il giovane croato Admir Kalender al limite di tre set ritirandosi sul punteggio di 6-4; 3-6; 5-3 a favore del team sassarese.
Dopo la brutta partenza nei singolari, che la formazione ospite si è aggiudicata grazie alle vittorie di Daniele Chiarulli su Michele Fois (doppio 6-4), di Emiliano Privato nei confronti di Cristiano Monte (6-1; 6-1) e del determinante exploit del croato Kalender opposto a un Pintus che ha giocato a corrente alternata dando spazio e coraggio all’avversario che ha chiuso il primo set al tie-break (a 2), dopo essersi trovato sotto in avvio sullo 0-2, conquistando successivamente la bellezza di sette punti consecutivi. Puntuale nel secondo set la risposta del sassarese che ha pareggiato i conti sul 6-3, ma ha poi lasciato andare definitivamente il croato che ha chiuso indisturbato al settimo gioco (6-1).
Una sconfitta non prevista che si è rivelata determinante nell’economia di una sfida equilibrata e che invece ha finito con il tarpare le ali a una Torres che proprio sugli exploit di Pintus (tre successi nel singolare, nel doppio e nel decisivo doppio di spareggio) aveva costruito la sorprendente quanto meritata affermazione a Milano in casa dell’Harbour. (ang.).
Dopo che i singolari si erano conclusi sul punteggio di 3-1 per il team capitolino (ha salvato l’onore un irriducibile Giulio Torroni impostosi in tre set su Marco Mosciatti dopo aver perso la partita d’avvio: 3-6; 6-3; 6-3) sono stati i doppi, o per meglio dire il doppio n.1 (quello disputato davanti alla club house) a firmare in modo impietoso la resa delle racchette rossoblù. E dire che la coppia formata da Marco Pinna e Federico Pintus era partita bene (6-3), prima di subire la rimonta del duo formato da Marco Mosciatti e Daniele Chiurulli che ha chiuso sul terzo “match-serie B” a disposizione (ribaltato il punteggio: 6-2; 6-3) dopo aver sprecato nello stesso decisivo game un warning (avvertimento) decretato dal giudice di sedia per una pallina gettata due volte al vento da Pintus.
E a questo punto, con la vittoria della Villa York ormai in cassaforte, è stato ovviamente interrotto il secondo doppio che si giocava in contemporanea e che stava decretando il successo (per la Torres ormai inutile) del binomio formato da Giulio Torroni e Michele Fois che ha superato Emiliano Privato (tre stagioni fa in A1 con il Tc Cagliari) e il giovane croato Admir Kalender al limite di tre set ritirandosi sul punteggio di 6-4; 3-6; 5-3 a favore del team sassarese.
Dopo la brutta partenza nei singolari, che la formazione ospite si è aggiudicata grazie alle vittorie di Daniele Chiarulli su Michele Fois (doppio 6-4), di Emiliano Privato nei confronti di Cristiano Monte (6-1; 6-1) e del determinante exploit del croato Kalender opposto a un Pintus che ha giocato a corrente alternata dando spazio e coraggio all’avversario che ha chiuso il primo set al tie-break (a 2), dopo essersi trovato sotto in avvio sullo 0-2, conquistando successivamente la bellezza di sette punti consecutivi. Puntuale nel secondo set la risposta del sassarese che ha pareggiato i conti sul 6-3, ma ha poi lasciato andare definitivamente il croato che ha chiuso indisturbato al settimo gioco (6-1).
Una sconfitta non prevista che si è rivelata determinante nell’economia di una sfida equilibrata e che invece ha finito con il tarpare le ali a una Torres che proprio sugli exploit di Pintus (tre successi nel singolare, nel doppio e nel decisivo doppio di spareggio) aveva costruito la sorprendente quanto meritata affermazione a Milano in casa dell’Harbour. (ang.).