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Nuorese, la società sull’orlo del baratro 

Nuorese, la società sull’orlo del baratro 

Le dimissioni del presidente Artedino rischiano di far saltare l’iscrizione al campionato di Serie D che scade il 12 luglio

26 giugno 2017
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NUORO. Due settimane per risolvere la crisi societaria determinata dalle dimissioni del presidente Michele Artedino e iscrivere la Nuorese al campionato di Serie D. Entro le ore 18 del 12 luglio va formalizzata la domanda completa di organigramma societario e versate tasse e fideiussioni. La speranza dei tifosi è che il presidente Artedino, che in questi anni è sempre riuscito ad allestire una formazione vincente, ci ripensi e che in lui, sulla delusione di essere stato lasciato solo, prevalga l’amore per i colori verdeazzurri.

Questa volta, però, a differenza di altre occasioni, la situazione è più complicata. Le dimissioni, sofferte, sono arrivate al termine una riunione convocata per verificare se in città ci sia la volontà di supportare il progetto di una Nuorese vincente. Artedino, constatato che su questa strada solo i tifosi sono decisi a seguirlo, ha rassegnato le dimissioni. Anche perché la gestione della Nuorese in questi anni ha richiesto un impegno personale totale sia in termini economici sia di sacrifici sul fronte imprenditoriale e familiare.

Il sindaco Andrea Soddu, che ha partecipato alla riunione di giovedì, nelle ultime ore è intervenuto sulla vicenda con una nota. «Sono dispiaciuto per il triste epilogo di questa vicenda e confido nel fatto che il presidente Artedino possa tornare sui suoi passi, riprendendo le redini della prima squadra di calcio cittadina – scrive il sindaco Soddu –. Per quanto fatto in questi cinque anni, Artedino merita il plauso e il ringraziamento della città: ha saputo riportare la Nuorese nelle categorie che sono all’altezza del suo blasone attraverso una gestione sana e oculata, restituendo credibilità a una società che vanta quasi 90 anni di storia. Mi auguro che gli imprenditori nuoresi e del territorio prendano a cuore le sorti del sodalizio di via Aosta affiancando il presidente nella realizzazione di un progetto ambizioso che riguardi non solo la prima squadra, che in questi anni ha raggiunto ottimi risultati, ma anche il settore giovanile che ci permetterebbe di costruire in casa la Nuorese del futuro».

Il primo cittadino auspica che si possano creare sinergie tra le società nuoresi sul fronte dei vivai e delle strutture. «Mi auguro possa ripartire il dialogo tra la Nuorese e le tante società cittadine che operano con i bambini e i ragazzi per un progetto comune legato alla valorizzazione dei giovani calciatori e alla gestione delle strutture, Come amministrazione siamo pronti a fare la nostra parte nel cercare di fare sistema tra tutte le parti in causa. La Nuorese fa parte del patrimonio di noi nuoresi ed è stata in questi anni un modello positivo in una città che con fatica e tra tante difficoltà sta cercando di risollevarsi. Tutelare un pezzo della nostra storia è un dovere per tutti noi» conclude il sindaco Soddu.

Ma il tempo è tiranno. Nei giorni scorsi la cordata di imprenditori interessata a rilevare la società ha comunicato la propria rinuncia. Allo stato attuale ci sono solo due soluzioni sul tavolo: un ripensamento del presidente Michele Artedino, oppure la mancata iscrizione della Nuorese in Serie D con tutto quello che questo comporta in termini sportivi.

Giuseppe Sanna

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