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Cade la prima testa: esonerato Peddio Nuorese ad Agovino

Cade la prima testa: esonerato Peddio Nuorese ad Agovino

Il mister paga le sconfitte contro Albalonga e Flaminia lo sostituisce un allenatore con una buona esperienza in D

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NUORO. Gianluca Peddio da ieri non è più l’allenatore della Nuorese, formazione del girone sardo-laziale della serie “D”. Al suo posto il club di via Aosta ha ingaggiato Massimo Agovino, 50 anni, originario di Sant’Anastasia, comune dell’hinterland napoletano. Il nuovo mister dei barbarinici negli ultimi anni ha guidato le formazioni di Grosseto, Potenza e Cavese. Ora è la volta della panchina della formazione verdazzurra, che secondo le intenzioni della società il nuovo allenatore dovrebbe portare a navigare nelle zone alte della classifica.

Obiettivo che non è riuscito a Peddio, alla guida della Nuorese da agosto, dopo l’apprendistato per due anni con l’allenatore precedente Marco Mariotti. Fatali per il 43enne tecnico locale le sconfitte patite nelle ultime due giornate, dopo l’inizio promettente coinciso con la vittoria al “Frogheri” col Latte Dolce e il pareggio in trasferta contro il Tortolì. Quattro punti e poi il buio. Due domeniche fa la caduta in casa contro l’Albalonga di Mariotti. Gara che ha fatto suonare il primo campanello d’allarme, anche perché ha raffreddato gli entusiasmi della tifoseria e soprattutto della società. Contro il Flaminia la musica non è mutata, nonostante la discreta prestazione dei verdazzurri. Tanto da portare alla scelta radicale dell’esonero.

Decisione non facile per il presidente Artedino e il direttivo. Lo dice la nota diramata qualche minuto dopo la riunione: «È stata una decisione sofferta. Gianluca Peddio in questi anni ha saputo dare molto alla nostra formazione, anche per il suo essere sempre un uomo leale, onesto e generoso». La società parla di una scelta «presa con estremo dispiacere, ma allo stesso tempo di un passo necessario per il bene della Nuorese e nel rispetto degli obiettivi fissati all’inizio della stagione».

Secondo la regola antica del calcio per i risultati non confortanti paga prima di tutto l’allenatore. Le responsabilità e la loro origine sarà poi il tempo a chiarirle. Tra le motivazioni spendibili già da oggi vi è certo la rincorsa che la società e il suo presidente Artedino hanno dovuto fare per allestire la formazione, quando a fine luglio è diventato certa l’assenza di nuove forze imprenditoriali per dare una mano alla società. La velocità può avere fatto dimenticare qualche tassello, in un mercato mai facile e non di poco impegno finanziario, quando il prezzo lo deve pagare un singolo soggetto o un gruppo ristretto.

Discorsi già affrontati con il nuovo mister Agovino, che non è escluso abbia messo come condizione per accettare l’incarioco il ritorno sul mercato per portare a casa un paioi di rinforzi considerati indispensabili.

Francesco Pirisi

©RIPRODUZIONE RISERVATA.
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