gli avversari
Christian Burns è atterrato in Brianza, ma Cantù resta nel caos
CANTÙ. Chistian Burns è arrivato in Brianza, e questo è già un segnale incoraggiante. Ma per il resto in casa Red October Cantù la situazione è tutt’altro che serena. Buone notizie per la Dinamo, che...
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CANTÙ. Chistian Burns è arrivato in Brianza, e questo è già un segnale incoraggiante. Ma per il resto in casa Red October Cantù la situazione è tutt’altro che serena. Buone notizie per la Dinamo, che dovrà affrontarla nel match di domenica? Non proprio, perché c’è sempre il rischio che in questo tipo di situazioni i giocatori riescano a tirare fuori il meglio.
Nei giorni scorsi il ds Pierfrancesco Betti, arrivato da pochi mesi, ha rassegnato le dimissioni spiegando che era “impossibile poter proseguire….”. Al suo posto è arrivato Tony Cappellari, investito dalla famiglia Gerasimenko del compito di pilotare il club fuori dalla tempesta.
Ma proprio Cappellari in questi giorni ha spiegato che la situazione è ben lontana dall’essere risolta. «Entro venerdì dovremo assolutamente versare 20mila euro ai fini dell’iscrizione e da qui non si scappa – ha dichiarato Cappellari a La Provincia di Como –. E sempre entro quella data dovremo depositare i contratti dei giocatori poiché attualmente la Pallacanestro Cantù non ha alcun atleta tesserato. La problematica legata a quest’ultimo aspetto è che per procedere con i vari tesseramenti dovremo avere l’intera documentazione in ordine relativamente a ciascun giocatore. E a oggi, sotto questo profilo, non siamo messi benissimo».
«Ho presenziato alla presentazione del campionato a Bologna – ha aggiunto il dirigente, che ancora non ha firmato alcun contratto – e nella circostanza ho avuto modo di conversare a lungo sia con il presidente della federazione Gianni Petrucci sia con lo Sports Area Director della Lega, Francesco Riccò. Ebbene, entrambi mi hanno assicurato che né Fip né Lega vogliono perdere una piazza storica come Cantù, invitandomi a fare tutto il possibile affinché la situazione non degeneri ulteriormente».
Nei giorni scorsi il ds Pierfrancesco Betti, arrivato da pochi mesi, ha rassegnato le dimissioni spiegando che era “impossibile poter proseguire….”. Al suo posto è arrivato Tony Cappellari, investito dalla famiglia Gerasimenko del compito di pilotare il club fuori dalla tempesta.
Ma proprio Cappellari in questi giorni ha spiegato che la situazione è ben lontana dall’essere risolta. «Entro venerdì dovremo assolutamente versare 20mila euro ai fini dell’iscrizione e da qui non si scappa – ha dichiarato Cappellari a La Provincia di Como –. E sempre entro quella data dovremo depositare i contratti dei giocatori poiché attualmente la Pallacanestro Cantù non ha alcun atleta tesserato. La problematica legata a quest’ultimo aspetto è che per procedere con i vari tesseramenti dovremo avere l’intera documentazione in ordine relativamente a ciascun giocatore. E a oggi, sotto questo profilo, non siamo messi benissimo».
«Ho presenziato alla presentazione del campionato a Bologna – ha aggiunto il dirigente, che ancora non ha firmato alcun contratto – e nella circostanza ho avuto modo di conversare a lungo sia con il presidente della federazione Gianni Petrucci sia con lo Sports Area Director della Lega, Francesco Riccò. Ebbene, entrambi mi hanno assicurato che né Fip né Lega vogliono perdere una piazza storica come Cantù, invitandomi a fare tutto il possibile affinché la situazione non degeneri ulteriormente».