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Raga...tris e l’Olbia affonda il Cuneo

Raga...tris e l’Olbia affonda il Cuneo

Tripletta del bomber fa volare i bianchi nella parte alta della classifica. E domenica al Nespoli c’è il derby con l’Arzachena

23 ottobre 2017
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OLBIA. Raga…tris e l’Olbia vola. Una tripletta di Daniele Ragatzu mette le ali ai bianchi, che superano il Cuneo per 4-1 e possono festeggiare nelle zone alte della classifica. Ragatzu si porta a casa il pallone e con otto reti si insedia solitario come capocannoniere del girone A della serie C. Un campionario tecnico da categoria superiore, che da queste parti non si era mai visto. Prima rete al 15’ del secondo tempo, con stop di petto e tiro al volo su assist di Ogunseye. Secondo gol dopo tre minuti, con fendente di destro in corsa su assist di Biancu. Il terzo sigillo è arrivato su rigore, al 42’ della ripresa, dopo che il Cuneo aveva accorciato le distanze con Rosso. Ora però la domanda che si rincorre in città è una sola: Ragatzu rimarrà all’Olbia? Pare che le sirene del Brescia di Massimo Cellino possano suonare fragorosamente, magari mettendo sul piatto un ingaggio impossibile per l’Olbia e qualunque altra squadra di serie C. Il fantasma del mercato di gennaio agita gli animi dei tifosi olbiesi molto più del derby con l’Arzachena di domenica prossima. Perché con un attaccante del genere, probabilmente il più completo della storia dell’Olbia, le paure passano presto. Un fuoriclasse che ha trascinato i compagni, in una partita complicata, con un Cuneo chiuso stile fortezza medievale e la difficoltà di trovare varchi. Il 4-1 finale, con la tripletta di Ragatzu e il secondo rigore realizzato nel finale da Ogunseye, con lo stesso Ragatzu uscito pochi secondi prima per la classica standing ovation, sono però il marchio di fabbrica di una squadra che è capace di non scomporsi, cercando con la forza del gioco sempre la chiave per aprire la cassaforte avversaria. Olbia che è scesa in campo con due sorprese: fuori Dametto in difesa per scelta tecnica (vedi turnover) e dentro Iotti, mentre a centrocampo il giovanissimo (17 anni) Biancu ha fatto il suo esordio dal primo minuto al posto di Feola, che durante il riscaldamento aveva avvertito un fastidio muscolare. Cuneo votato al più classico dei 4-4-2, con la missione di esaurire tutte le fonti di gioco dell’Olbia e provare il colpaccio di rimessa. L’Olbia arrivava dalla vittoria esterna di Arezzo, ma da un solo punto nelle due ultime sfide al Nespoli contro Pistoiese e Robur Siena. Così il primo tempo scivola via sonnolento in attesa di qualche acuto, con la scarna cronaca che registra un gol annullato al 5’ a Pisano per fuorigioco e un colpo di testa centrale di Ogunseye.

La seconda frazione sembra seguire mestamente la stessa via e tutti a domandarsi che fine avrebbe fatto l’Olbia quando, intorno al decimo minuto, si vede Ragatzu zoppicare dopo un contrasto duro con un difensore del Cuneo. La storia è andata in un altro modo, con la tripletta e la gloria di un ragazzo che pare aver smesso di dilapidare il suo immenso talento. Miglior attore non protagonista Yuri Senesi, che nel “Ragatzu Day”, subentrando a Murgia al 37’ della ripresa, è stato capace di procurarsi due calci di rigore: uno realizzato dallo stesso Ragatzu e l’altro da Ogunseye. A dimostrazione che il gruppo funziona a meraviglia, anche se qui tutti toccano ferro e non vogliono nemmeno pensare alla possibile sostituzione del genietto con la maglia numero 10. Perché è vero che l’unione fa la forza, ma Ragatzu fa la differenza.

Giandomenico Mele

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