La Nuova Sardegna

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Alla Dinamo serve un ultimo sforzo

di Andrea Sini
Alla Dinamo serve un ultimo sforzo

La vittoria con Trento non mette al sicuro i biancoblù: per qualificarsi alla Final Eight bisogna vincere anche a Pesaro

09 gennaio 2018
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SASSARI. Un piede e mezzo a Firenze, ma per completare l’ultimo passo ed evitare brutti scherzi serve una rincorsa decisa. Tra la Dinamo e la sua settima Final Eight consecutiva c’è ancora un ultimo step, al termine di una settimana corta con un importante impegno internazionale messo proprio di traverso.

Tutto in quattro giorni. La bella e sofferta vittoria di domenica pomeriggio contro la Dolomiti Energia Trento non ha garantito alcuna certezza matematica ma ha se non altro messo i ragazzi di coach Pasquini nella condizione di essere arbitri del proprio destino. In caso di vittoria nell’anticipo di sabato sera all’Adriatic Arena di Pesaro, il Banco sarebbe automaticamente qualificato alla fase finale della Coppa Italia con il sesto posto nella griglia. In caso di sconfitta, invece, le possibilità di accedere alla competizione restano buone ma bisognerà passare attraverso la lotteria dei risultati incrociati. Niente calcoli, dunque: anche perché i sassaresi rischierebbero di distrarsi in vista di un’altra gara decisiva: domani al palazzetto arriva l’Ucam Murcia in quello che è un vero e proprio scontro diretto per accedere ai playoff della Champions League: una vittoria permetterebbe infatti ai biancoblù di raggiungere gli spagnoli, superandoli negli scontri diretti (la Dinamo ha già vinto la sfida esterna), insediandosi nuovamente nella zona qualificazione.

Il calcolo delle probabilità. Una vittoria all’Adriatic Arena, come detto, mette al sicuro il Banco da qualsiasi sorpresa. Alle sue spalle, 2 punti sotto, ci sono Trento (sulla quale Sassari è 1-0 negli scontri diretti), Bologna (0-1), Cremona (0-1) e Cantù (1-0): per i sassaresi è sufficiente che due di queste quattro squadre perdano. Altrimenti entrerà in ballo la classifica avulsa. In caso di arrivo a 4, si va avanti se una tra Bologna e Cantù perde. In caso di arrivo a 5, Cantù sarebbe dentro (3 vittorie negli scontri diretti) insieme a Dinamo e Bologna, con Trento fuori sia per quanto riguarda il coefficiente punti/subiti che per la differenza canestri.

Le buone notizie. In mezzo a tutto questo, c’è una Dinamo sempre fortemente Bamforth-dipendente ma di certo sempre più avanti nel concetto di squadra. Solo con una forte coesione di gruppo è possibile vincere partite delicate e dure come quella di domenica, in cui il fattore emotivo e quello agonistico hanno prevalso nettamente su tattica e tecnica. Il sesto posto attuale può essere considerato un ottimo punti di partenza, ben sapendo che quest’anno le squadre di testa sono bene attrezzate a livello tecnico e di budget.

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