Lotti: «Dovevamo essere più cinici»
Ricordato il portiere Nespoli morto in campo proprio contro la Carrerese
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OLBIA. Tutto sembrava indicare una giornata speciale. Prima il minuto di applausi nel ricordo di Bruno Nespoli, il giocatore dell’Olbia morto tragicamente in campo proprio in una sfida con la Carrarese. Poi i bambini che hanno portato striscioni inneggianti al fair play durante l’intervallo. Una partita che appariva chiusa, poi a trenta seconda dalla fine il pareggio che ha rovinato la festa. Il portiere Aresti dopo il fischio finale prima urla rivolto verso Muroni, poi affronta anche Biancu. Espressioni di leadership o rabbia per un risultato che sa di beffa? Forse tutte e due. Fatto sta che il clima negli spogliatoi dei bianchi non può essere dei migliori, visto che la vittoria e tre punti fondamentali sembravano già essere in cassaforte. «La reazione di Aresti? Non l’ho vista, ma eravamo tutti molto delusi per il risultato. Aresti è uno che la esprime in questo modo, è un giocatore di esperienza, ma la colpa non è di nessuno in particolare – spiega Luca Iotti, difensore centrale dei bianchi -. Nel secondo tempo ci eravamo difesi alla grande, poi abbiamo preso quel gol. Ora testa bassa e pedalare perché dobbiamo fare il prima possibile i punti che ci mancano per raggiungere la salvezza».
Un gol che grida vendetta. «Lo vorrei rivedere, loro erano tutti dentro l’area, forse in quella circostanza dovevamo essere più cattivi – sottolinea Iotti -. Dopo il nostro gol avevamo la gara in controllo, con un buon palleggio, poi i due infortuni ci hanno un po’ condizionato e abbiamo fatto una gara più difensiva. Non dovevamo prendere quel gol, questo è chiaro».
La Carrarese schierava un attacco potenzialmente devastante. Ma averli annullati per quasi tutta la gara non è un’attenuante per quei 30 secondi fatali. «Certo, non possiamo essere soddisfatti per questo, solo le vittorie contano davvero – conferma il difensore ex Ascoli -. Ora dobbiamo risollevarci, siamo giovani e possiamo imparare ma per salvarci dobbiamo dare tutti qualcosa in più».
G.D.M.
Un gol che grida vendetta. «Lo vorrei rivedere, loro erano tutti dentro l’area, forse in quella circostanza dovevamo essere più cattivi – sottolinea Iotti -. Dopo il nostro gol avevamo la gara in controllo, con un buon palleggio, poi i due infortuni ci hanno un po’ condizionato e abbiamo fatto una gara più difensiva. Non dovevamo prendere quel gol, questo è chiaro».
La Carrarese schierava un attacco potenzialmente devastante. Ma averli annullati per quasi tutta la gara non è un’attenuante per quei 30 secondi fatali. «Certo, non possiamo essere soddisfatti per questo, solo le vittorie contano davvero – conferma il difensore ex Ascoli -. Ora dobbiamo risollevarci, siamo giovani e possiamo imparare ma per salvarci dobbiamo dare tutti qualcosa in più».
G.D.M.