La Juventus ipoteca la finale di Coppa Higuain non perdona
Un gol dopo pochi minuti mette al tappeto l’Atalanta Buffon neutralizza un rigore calciato dal “Papu” Gomez
3 MINUTI DI LETTURA
atalanta0
juventus1
ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Toloi, Masiello, Palomino; Hateboer, de Roon, Freuler, Castagne; Cristante (77′ Barrow); Cornelius (46′ Ilicic), Gomez (82′ Petagna). All.: Gasperini.
JUVENTUS (4-3-3): Buffon; De Sciglio, Benatia (82′ Barzagli), Chiellini, Alex Sandro; Khedira, Pjanic (90′ Bentancur), Matuidi; Douglas Costa (63′ Bernardeschi), Higuain, Mandzukic. All.: Allegri.
ARBITRO: Valeri di Roma.
RETE: 3’ Higuain.
NOTE: ammoniti Chiellini, Toloi, Masiello, Bentancur.
BERGAMO
Bastano pochi minuti con il piede sull'acceleratore alla Juventus per passare sul campo dell'Atalanta. Due gli autografi sul match con cui Allegri ipoteca la finale di Coppa Italia: il primo è quello del match-winner Higuain, in condizioni di forma straripanti, mentre il secondo è quello di Buffon che si regala un rigore parato per festeggiare i 40 anni e il ritorno in Coppa Italia dopo 5 anni (l'ultima volta fu il 12 dicembre 2012).
L'inizio della Juventus è travolgente: bastano 93 secondi a Higuain per proiettare il primo dardo verso la porta di Berisha che non si fa sorprendere sul primo palo. Passa meno di un minuto e la Juve orchestra un contropiede beneficiando della palla recuperata da Mandzukic su De Roon a centrocampo (Gasperini chiede a gran voce il fallo). Il Pipita semina il panico tra i difensori nerazzurri e sblocca il risultato freddando Berisha.
L'Atalanta accenna a una reazione senza rendersi davvero pericolosa. Il gol del pareggio allora potrebbe sbocciare su calcio di rigore decretato da Valeri, grazie all'ausilio del Var, per fallo di mano di Benatia. Dal dischetto va il Papu Gomez che calcia male e consegna uno splendido regalo di compleanno Gigi Buffon, abile a disinnescare il 20° penalty in carriera. Il pericolo scampato aumenta il volume dell'entusiasmo della Juve che sfiora il raddoppio sempre con Higuain al 28': il tiro di prima intenzione dell'argentino sorvola la traversa per pochi centimetri. La difesa nerazzurra fatica a contenere le mareggiate ospiti.
Dopo la pausa Gasperini decide di cambiare e gioca la carta Ilicic al posto di Cornelius. L'Atalanta sembra tornare in campo con più intensità e si rende minacciosa al 48' con il tiro-cross di Gomez deviato da Buffon oltre la traversa.
l'Atalanta prova a metterci grinta ma il pacchetto arretrato di Massimiliano Allegri cancella la fantasia di Gomez, sostituito all'82' da Petagna. Higuain vorrebbe capitalizzare la sua serata da dominatore all'84' ma dopo l'ennesima azione ineluttabile mette a lato la stoccata di destro. A due minuti dalla fine si desta all'improvviso l'Atalanta: Buffon con un salvataggio miracoloso sbarra la strada al tentativo di Hateboer.
In precedenza i nerazzurri avevano reclamato un altro rigore per il fallo di mano di Matuidi, ma non è sembrato che ci fossero gli estremi per la massima punizione.
Nonostante un epilogo in crescendo della Dea, la Juventus vince meritatamente una gara che ha orchestrato perfettamente dal punto di vista tattico. La sfida di ritorno è in programma allo Stadium il 28 febbraio. La partita non è chiusa ma la Juventus è vicinissima al traguardo della finale.
juventus1
ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Toloi, Masiello, Palomino; Hateboer, de Roon, Freuler, Castagne; Cristante (77′ Barrow); Cornelius (46′ Ilicic), Gomez (82′ Petagna). All.: Gasperini.
JUVENTUS (4-3-3): Buffon; De Sciglio, Benatia (82′ Barzagli), Chiellini, Alex Sandro; Khedira, Pjanic (90′ Bentancur), Matuidi; Douglas Costa (63′ Bernardeschi), Higuain, Mandzukic. All.: Allegri.
ARBITRO: Valeri di Roma.
RETE: 3’ Higuain.
NOTE: ammoniti Chiellini, Toloi, Masiello, Bentancur.
BERGAMO
Bastano pochi minuti con il piede sull'acceleratore alla Juventus per passare sul campo dell'Atalanta. Due gli autografi sul match con cui Allegri ipoteca la finale di Coppa Italia: il primo è quello del match-winner Higuain, in condizioni di forma straripanti, mentre il secondo è quello di Buffon che si regala un rigore parato per festeggiare i 40 anni e il ritorno in Coppa Italia dopo 5 anni (l'ultima volta fu il 12 dicembre 2012).
L'inizio della Juventus è travolgente: bastano 93 secondi a Higuain per proiettare il primo dardo verso la porta di Berisha che non si fa sorprendere sul primo palo. Passa meno di un minuto e la Juve orchestra un contropiede beneficiando della palla recuperata da Mandzukic su De Roon a centrocampo (Gasperini chiede a gran voce il fallo). Il Pipita semina il panico tra i difensori nerazzurri e sblocca il risultato freddando Berisha.
L'Atalanta accenna a una reazione senza rendersi davvero pericolosa. Il gol del pareggio allora potrebbe sbocciare su calcio di rigore decretato da Valeri, grazie all'ausilio del Var, per fallo di mano di Benatia. Dal dischetto va il Papu Gomez che calcia male e consegna uno splendido regalo di compleanno Gigi Buffon, abile a disinnescare il 20° penalty in carriera. Il pericolo scampato aumenta il volume dell'entusiasmo della Juve che sfiora il raddoppio sempre con Higuain al 28': il tiro di prima intenzione dell'argentino sorvola la traversa per pochi centimetri. La difesa nerazzurra fatica a contenere le mareggiate ospiti.
Dopo la pausa Gasperini decide di cambiare e gioca la carta Ilicic al posto di Cornelius. L'Atalanta sembra tornare in campo con più intensità e si rende minacciosa al 48' con il tiro-cross di Gomez deviato da Buffon oltre la traversa.
l'Atalanta prova a metterci grinta ma il pacchetto arretrato di Massimiliano Allegri cancella la fantasia di Gomez, sostituito all'82' da Petagna. Higuain vorrebbe capitalizzare la sua serata da dominatore all'84' ma dopo l'ennesima azione ineluttabile mette a lato la stoccata di destro. A due minuti dalla fine si desta all'improvviso l'Atalanta: Buffon con un salvataggio miracoloso sbarra la strada al tentativo di Hateboer.
In precedenza i nerazzurri avevano reclamato un altro rigore per il fallo di mano di Matuidi, ma non è sembrato che ci fossero gli estremi per la massima punizione.
Nonostante un epilogo in crescendo della Dea, la Juventus vince meritatamente una gara che ha orchestrato perfettamente dal punto di vista tattico. La sfida di ritorno è in programma allo Stadium il 28 febbraio. La partita non è chiusa ma la Juventus è vicinissima al traguardo della finale.