L’Alghero scopre di saper volare
di Nicola Nieddu
I giallorossi guidano la A di rugby a punteggio pieno. Coach Paoletti: «Una sorpresa anche per noi»
30 ottobre 2018
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ALGHERO. L'Amatori Rugby Alghero vola in testa alla classifica del campionato di serie A dopo tre giornate, con 15 punti all'attivo. «Cuore, passione e sacrificio», questi gli elementi principali che, secondo il tecnico Tino Paoletti, sono la vera forza del quindici algherese. Un primo posto che appare come una sorpresa per gli stessi addetti ai lavori, come evidenzia per primo il tecnico: «Nessuno si aspettava una nostra partenza così. Probabilmente nemmeno noi perché siamo stati ripescati ad agosto e ritornare sul mercato per rinforzare la squadra non è stato facile».
Le difficoltà, come lo stesso tecnico ha evidenziato, sono anche di altra natura. «Per esempio per noi, vivendo su un'isola, è difficile organizzare gare precampionato. Abbiamo disputato un'unica amichevole contro l'Olbia poco prima dell'inizio della stagione. E le trasferte poi sono, oltre che onerose, anche faticose - ha proseguito Paoletti - ti devi alzare la mattina alle 5 per poter prendere il volo la domenica mattina presto, poi il pullman. A volte viaggi infiniti».
Per Paoletti, che allena la squadra insieme a Steven Bortolussi, la scelta di Alghero è stata una sfida personale. «Avevo sentito parlare bene della società e del posto, così ho scelto di allenare l'Alghero. Una sfida con me stesso, confortato da una società ambiziosa e poi la Riviera del Corallo è davvero un posto bellissimo».
Per il duo Paoletti - Bortolussi una rosa di giocatori con una media d'età intorno ai 22- 23 anni, tra le più giovani in assoluto della serie A. «Tolti pochi uomini d'esperienza, il resto sono tutti ragazzi. Alcuni sono molto interessanti». Paoletti non azzarda nomi, ma dalle prime gare si sono messi in evidenza tra i giovani Francesco Micheli, Marco Serra, Guglielmo Delrio, ma anche il tongano Oneone, per citarne alcuni.
Tino Paoletti, quarantenne ex pilone della nazionale, ha al suo attivo diversi campionati in Francia e Inghilterra. «Il rugby in Italia sta migliorando il livello, ma è sempre molto indietro ad altri Paesi. Non riesco a capire - ha detto l'allenatore dei catalani - come mai in Italia la crescita sia molto lenta, eppure da una decina di anni anche da noi esistono le accademie, con tenici molto preparati».
Intanto la squadra si prepara per il prossimo match contro la vice capolista Capitolina che si trova ad un punto dai catalani. Per l'occasione l'Alghero dovrà rinunciare agli esperti Paco Ogert e Daniele Pesapane, impegnati nella Italian Classic. Assenze di rilievo per i padroni di casa che cercheranno soluzioni alternative in panchina. Ancora in dubbio la presenza in campo di Steven Bortolussi che sta recuperando da un fastidio muscolare. Per il resto squadra al completo. "L'Unione Capitolina è molto dinamica, bene nel movimento di palla, rimessa e mischia. Noi - ha concluso Paoletti - faremo la nostra partita spinti dall'entusiasmo del pubblico che mi auguro sia numeroso come sempre».
Le difficoltà, come lo stesso tecnico ha evidenziato, sono anche di altra natura. «Per esempio per noi, vivendo su un'isola, è difficile organizzare gare precampionato. Abbiamo disputato un'unica amichevole contro l'Olbia poco prima dell'inizio della stagione. E le trasferte poi sono, oltre che onerose, anche faticose - ha proseguito Paoletti - ti devi alzare la mattina alle 5 per poter prendere il volo la domenica mattina presto, poi il pullman. A volte viaggi infiniti».
Per Paoletti, che allena la squadra insieme a Steven Bortolussi, la scelta di Alghero è stata una sfida personale. «Avevo sentito parlare bene della società e del posto, così ho scelto di allenare l'Alghero. Una sfida con me stesso, confortato da una società ambiziosa e poi la Riviera del Corallo è davvero un posto bellissimo».
Per il duo Paoletti - Bortolussi una rosa di giocatori con una media d'età intorno ai 22- 23 anni, tra le più giovani in assoluto della serie A. «Tolti pochi uomini d'esperienza, il resto sono tutti ragazzi. Alcuni sono molto interessanti». Paoletti non azzarda nomi, ma dalle prime gare si sono messi in evidenza tra i giovani Francesco Micheli, Marco Serra, Guglielmo Delrio, ma anche il tongano Oneone, per citarne alcuni.
Tino Paoletti, quarantenne ex pilone della nazionale, ha al suo attivo diversi campionati in Francia e Inghilterra. «Il rugby in Italia sta migliorando il livello, ma è sempre molto indietro ad altri Paesi. Non riesco a capire - ha detto l'allenatore dei catalani - come mai in Italia la crescita sia molto lenta, eppure da una decina di anni anche da noi esistono le accademie, con tenici molto preparati».
Intanto la squadra si prepara per il prossimo match contro la vice capolista Capitolina che si trova ad un punto dai catalani. Per l'occasione l'Alghero dovrà rinunciare agli esperti Paco Ogert e Daniele Pesapane, impegnati nella Italian Classic. Assenze di rilievo per i padroni di casa che cercheranno soluzioni alternative in panchina. Ancora in dubbio la presenza in campo di Steven Bortolussi che sta recuperando da un fastidio muscolare. Per il resto squadra al completo. "L'Unione Capitolina è molto dinamica, bene nel movimento di palla, rimessa e mischia. Noi - ha concluso Paoletti - faremo la nostra partita spinti dall'entusiasmo del pubblico che mi auguro sia numeroso come sempre».