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Uno, Nettuno e centomila sorrisi

Uno, Nettuno e centomila sorrisi

Ad Alghero la “cittadella” biancorossa vive fra sport e aggregazione per i più piccoli e i loro genitori

12 dicembre 2018
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ALGHERO. Leggi via De Gasperi 47 e pensi a una palazzina nel pieno centro di Alghero. Invece, trovi un impianto sportivo di alto livello, curato nei particolari e, soprattutto, a misura di bambino e di diversamente abili con scivoli e spazi percorribili in carrozzina: zero barriere architettoniche e un'attenzione speciale ai meno fortunati.

La "cittadella biancorossa" della Nettuno Alghero oggi è molto di più di un semplice campo di gioco. La recente inaugurazione della club house ha permesso di creare ulteriori spazi di aggregazione per bambini e genitori che viene frequentato anche nei giorni in cui non vi sono allenamenti.

«L'attenzione alla tutela sanitaria degli atleti e di tutti coloro che praticano attività all'interno dell'impianto – dice il presidente della società algherese, Alessandro Merella – è la vera sfida alla quale nessuno qui dentro può sottrarsi. Da ben prima che il decreto Balduzzi entrasse in vigore, ci siamo dotati di defibrillatore semiautomatico e del personale abilitato all’utilizzo. Questo perché anni fa l’Aicca (Associazione italiana cardiopatici congeniti adulti), con la quale collaboriamo, rappresentò la necessità di anticipare i tempi su questa delicata tematica. Oltre a questo, abbiamo considerato altri aspetti legati alla sicurezza: dalle barriere in gomma che coprono i pali dell’illuminazione e il muro perimetrale certificati dal Coni, all’utilizzo di un macchinario che ogni quindici giorni deterge e sanifica il terreno di gioco, sul quale la maggior parte dei piccoli atleti ama rotolarsi durante gli allenamenti».

Argomenti che strappano un sorriso ma anche un grande senso di orgoglio se si pensa agli inizi di attività della Nettuno.

Dal 1982, anno della sua fondazione, dopo un breve periodo di ricerca di spazi necessari per svolgere l’attività sportiva, la società si stabilì nei campi di Maria Pia: una vecchia stalla sita nella ex colonia campestre venne trasformata in spogliatoi comunque dotati di tutti i confort necessari per ospitare i ragazzi.

Dal 1988, poi, la scuola calcio si trasferì definitivamente nell’area della "Cunetta" che ormai da cinque stagioni ospita i due campi di calcio a cinque e calcio a otto con il manto di gioco in matriale sintetico.

«Il lavoro svolto negli anni passati dai vecchi dirigenti si è rivelato decisamente prezioso quando si è trattato di implementare e riammodernare la nuova struttura – prosegue Alessandro Merella – per cui ritengo che la qualità e la sicurezza che oggi mettiamo a disposizione del territorio sia frutto di un’eredità che noi oggi abbiamo il piacere, e contemporaneamente la responsabilità, di mettere quotidianamente in campo».

L’impianto sportivo di ultima generazione diventa quindi luogo di crescita educativa oltre che sportiva. Abbinare le due iniziative è molto semplice all’interno di un percorso che viene proposto ormai senza interruzioni, per dodici mesi all’anno.

«Ormai l’attività non si ferma neanche nel periodo estivo – afferma il presidente della società – e quindi da alcuni anni promuoviamo il Centro estivo griffato Nettuno, all’interno del quale inseriamo anche attività tecniche coordinate da tecnici di società professionistiche aperto a tutte le categorie e per questo anche di natura ludico-motorie».



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