Arriva il tifone e l'Italia fa 0-0 contro gli All Blacks... a tavolino
Mondiali di rugby: partita annullata insieme a Francia-Inghilterra. Gli azzurri eliminati dalla rassegna giapponese
Salta l'attesa sfida dell'Italia contro gli All Blacks. Gli organizzatori dei Mondiali di rugby hanno dovuto infatti cancellare in via precauzionale le partite in programma sabato in Giappone per l'arrivo anticipato del tifone Hagibis. L'agenzia meteorologica giapponese avverte infatti che il potente tifone potrebbe portare pericolose piogge torrenziali nelle parti centrali del Paese proprio tra sabato e domenica, durante l'ultima giornata della fase a gironi del torneo.
I match Inghilterra-Francia di Yokohama e quello Italia- Nuova Zelanda di Toyota sono stati quindi annullati per motivi di sicurezza, per la prima volta. Le partite annullate a causa del maltempo verranno registrate come pareggi senza punteggio e ogni squadra otterrà due punti competizione.
L'Italia saluta così il Mondiale di rugby, e senza neanche aver affrontato i campioni del Mondo della Nuova Zelanda contro i quali sarebbe servito un vero e proprio miracolo sportivo per ottenere la qualificazione ai quarti. «Comprendiamo la decisione della federazione internazionale di annullare la partita con gli All Blacks per il tifone in arrivo, ma nella nazionale c'è grande rammarico», il commento del presidente della Federugby, Alfredo Gavazzi.
L'Italia chiude terza, nella pool B, dietro Sudafrica e Nuova Zelanda. «La sicurezza di giocatori, personale e pubblico è la principale priorità da considerare in questi frangenti - il commento di Gavazzi - Comprendiamo e accettiamo la scelta dell'organizzazione di assumere la determinazione più idonea alla tutela di tutte le parti in causa. Da Presidente federale e da uomo di sport comprendo il rammarico degli atleti e dello staff tecnico per non aver potuto sfidare i campioni del Mondo in carica dopo aver lavorato in queste settimane con professionalità ed entusiasmo, rappresentando con fierezza il Paese ed il nostro movimento sul più prestigioso dei palcoscenici che il rugby possa offrire».