La Nuova Sardegna

Sport

NOMEN OMEN NEL PALLONE

Che fascino il calcio sardo, romanzo di Cappai e Spada

di Mario Carta
Nunzio Falco prima di diventare allenatore è stato un "rapace" e prolifico attaccante
Nunzio Falco prima di diventare allenatore è stato un "rapace" e prolifico attaccante

In A Mancini non ha mai allenato Destro, nell’isola Testa e Concas fanno coppia Viaggio fra le distinte delle formazioni dilettantistiche, giochi di parole e ironia

23 ottobre 2019
3 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Al ct azzurrro Mancini la voglia di osare non manca, e lo ha dimostrato. Però il Mancio non ha mai convocato Destro. Sordo e Mutu non sono mai stati compagni di squadra e allora qualcosa non torna se la diagonale la fa Quadrado, se Lasagna e Maccarone restano a digiuno di gol perché non c'è Pepe a servirli, prima di Pesce, Però consola che fra Conte, Signori e Marchesi la nobiltà del calcio riesca a sorridere anche in tempi di Magro. Si sarà anche un po' Rincon-Ionita (copyright Corsport), ma la serie A diverte ancora. Mai però quanto i campionati dilettantistici sardi.

[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:site:1.37782598:gele.Finegil.Image2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/image/contentid/policy:1.37782598:1653513102/image/image.jpg?f=detail_558&h=720&w=1280&$p$f$h$w=d5eb06a]]

Nell'isola gli agganci per sorridere e giocare con le parole oltre che con il pallone non mancano, per personalità e inventiva. Riferiti alla stagione scorsa, si giostra fra Annibale (Sulcis United) e Guttuso (Club San Paolo). Gente tosta, la gente sarda. Che squadrone con Mura (Atl. Uri) Granitzio e Demuru (Andromeda), Sassu del Bonorva e Mastio (Tuttavista). Difesa invalicabile e centrocampo prezioso e roccioso con Doro (Li Punti), Argentero (Calagonone) e Carboni (Li Punti). Il punto debole può sembrare Lalatta (Atl. Cagliari), ma è un all around, adattabile. Squadre di sostanza e di carattere, in Sardegna. Squadre di Ziganti ((Atl. Maddalena) e Fabbri (S.Teresa), ma ....

[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:sport:1.37783369:gele.Finegil.Image2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/image/contentid/policy:1.37783369:1653513102/image/image.jpg?f=detail_558&h=720&w=1280&$p$f$h$w=d5eb06a]]

Nella formazione ideale di ogni tecnico isolano non possono mancare come titolari fissi Forma (Borore), Fantasia (Atl. Uri, ora Ossese), Marcangeli (che mastino quello dell'Abbasanta), Affidato (Aidomaggiore), Pigliacampo (Cus Cagliari) e Lotta (Sanverese). In difesa Ribatti (Ferrini), Grosso (La Palma), Valente (Sogma) e soprattutto Sansone (Aritzo). Davanti, Glorioso (Stintino) e all'ala Curridori (Isola S. Antioco). Ma a decidere i match saranno soprattutto Affidato (Aidomaggiore), Vinci (Santa Teresa) e l'arma segreta: Culeddu del Bultei.

[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:sport:1.37783367:gele.Finegil.Image2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/image/contentid/policy:1.37783367:1653513102/image/image.jpg?f=detail_558&h=720&w=1280&$p$f$h$w=d5eb06a]]

Il calcio sardo langue ma non dorme, e punta sui suoi virgulti. Tanti giovani (Ragatzu su tutti) germogliano e fanno da esempio. Nella linea verde sono da seguire Agri (Stintino), Foglia (Atl. Narcao), Ortu (Villanovaforru) e Germino (Narboliese). C’è tutto un Campus (Abbasanta) che cresce fra Faggio (Caniga), Foresti (Trinità), e Olmetto (Atl. Uri) già al top in attesa che mettano radici Campesi (Oschirese), Foglianu (Arborea) e Cardone (Stintino), con Muscu (Seulo) che indica il nord della vittoria. Una vittoria nell'arena guidata da Toro (Arbus), capitano di un team che contempla Vitellino (Orrolese) e Vitiello (Palau), Boe del Mores e Vacca come allenatore. Nella bella fattoria del pallone sardo anche Maiali (Ossese), Porcu (Monastir), Porcedda (Gialeto), Porcheri (Anela) con Capra (Atl. Uri), Capraro (CR Arborea) Angioni (S.Elena) e Pastore (Sorso). Craba di Oristano non può astenersi dall'arbitrare.

[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:site:1.37782600:gele.Finegil.Image2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/image/contentid/policy:1.37782600:1653513102/image/image.jpg?f=detail_558&h=720&w=1280&$p$f$h$w=d5eb06a]]

C'è però anche l’altra faccia della medaglia, fra la polvere sollevata in campo dai giocatori e il goccino di vermentino antigelo in tribuna: è da retrocessione una formazione composta da Grasso (Cus Cagliari), Avaro (Arbus), Piccinnu (P.Rotondo), Carente (Benetutti), Lisci (Olimpia Arbus), Piccolo (Atl. La Mddalena), Stenta (Trinità), Piano (Pgs Audax), e ancora Simula (Sprint), Scordo (Jupiter) e Bah (Seui). Che dice tutto e niente, come niente e tutto è una geografia di cognomi che non fanno fede nelle fedi dei tifosi.

Nomi, cognomi, destini. Come quelli che uniscono in un romanzo calcistico Cappai (Monteponi) e Spada (Bosa), lasciando in disparte Daga del Latte Dolce. Tanto, alla fine, ce n'è per Cani (Antiochense) e per Porcu (Monastir).

[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:sport:1.37782471:gele.Finegil.StandardArticle2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/sport/2019/10/23/news/e-fatta-staffa-e-trincas-al-cannonau-1.37782471]]
 

In Primo Piano
Politica

Sanità, liste d’attesa troppo lunghe La Regione: «Faremo interventi strutturali»

Le nostre iniziative