a tutto volley
In serie B la matricola Garibaldi La Maddalena non si pone limiti
SASSARI. Felicità è… vincere la prima partita stagionale al rientro nella serie B nazionale di pallavolo dopo dieci anni. Ha un sapore speciale il 3-2 con il quale il Garibaldi La Maddalena ha...
07 novembre 2019
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SASSARI. Felicità è… vincere la prima partita stagionale al rientro nella serie B nazionale di pallavolo dopo dieci anni. Ha un sapore speciale il 3-2 con il quale il Garibaldi La Maddalena ha superato il Fiumicino.
«Ho provato un senso di estrema positività – commenta lo schiacciatore Paolo de Rosas, uno dei più esperti del gruppo – da parte di tutti, pubblico, dirigenti, staff tecnico e noi giocatori. Nessuno è un campione, ma abbiamo fatto quadrato, centrando una bellissima vittoria, e dando la sensazione di una squadra che potrà dire la sua».
Qual è l’ obiettivo stagionale che vi siete prefissi?
«Paradossalmente nessuno, tanti sono all’esordio in B. Qui c’è la possibilità di lavorare bene senza pressioni, magari per raggiungere subito la salvezza e poi provare fare i guastafeste con chiunque».
Come vede le altre formazioni sarde del girone?
«Il Sarroch può fare bene, il Cus Cagliari può rompere le scatole a tanti, e la Silvio Pellico Sassari ha scelto di fare la squadra con il budget a disposizione».
Risulta sempre più difficile fare delle squadre di serie B solo con giocatori sardi, siete rimasti in pochi.
«Di categoria ce ne sono una quindicina, e qualche altro presto lo diventerà, ci sono dei giovani interessanti».
Classe 1986, tante esperienze in categorie superiori (A2 e B1) e nella penisola, cosa la spinge a continuare?
«L’entusiasmo, ed il fatto che fisicamente sto bene. E’ sempre più difficile conciliare lavoro e sport, ed un questo la società mi aiuta molto. Ho già detto ai ragazzi che questo potrebbe essere il mio ultimo anno, ma chissà che non riesca a trovare una soluzione».
Fabio Fresu
«Ho provato un senso di estrema positività – commenta lo schiacciatore Paolo de Rosas, uno dei più esperti del gruppo – da parte di tutti, pubblico, dirigenti, staff tecnico e noi giocatori. Nessuno è un campione, ma abbiamo fatto quadrato, centrando una bellissima vittoria, e dando la sensazione di una squadra che potrà dire la sua».
Qual è l’ obiettivo stagionale che vi siete prefissi?
«Paradossalmente nessuno, tanti sono all’esordio in B. Qui c’è la possibilità di lavorare bene senza pressioni, magari per raggiungere subito la salvezza e poi provare fare i guastafeste con chiunque».
Come vede le altre formazioni sarde del girone?
«Il Sarroch può fare bene, il Cus Cagliari può rompere le scatole a tanti, e la Silvio Pellico Sassari ha scelto di fare la squadra con il budget a disposizione».
Risulta sempre più difficile fare delle squadre di serie B solo con giocatori sardi, siete rimasti in pochi.
«Di categoria ce ne sono una quindicina, e qualche altro presto lo diventerà, ci sono dei giovani interessanti».
Classe 1986, tante esperienze in categorie superiori (A2 e B1) e nella penisola, cosa la spinge a continuare?
«L’entusiasmo, ed il fatto che fisicamente sto bene. E’ sempre più difficile conciliare lavoro e sport, ed un questo la società mi aiuta molto. Ho già detto ai ragazzi che questo potrebbe essere il mio ultimo anno, ma chissà che non riesca a trovare una soluzione».
Fabio Fresu