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Il Castiadas batte l’Arbus nel pantano

Il Castiadas batte l’Arbus nel pantano

Campo al limite della praticabilità, vincono la fisicità e l’agonismo degli ospiti

11 novembre 2019
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ARBUS. Giocare in un campo simile? Quasi Impossibile. Il gioco da una parte e dall’altra è mancato compensato da 95’ tiratissimi minuti dove a prevalere è la fisicità e l’agonismo. Alla fine la spuntano gli ospiti del Castiadas bravi a capitalizzare il gol di Tesfai realizzato al quarto d’ora del primo tempo, a erigere per il resto della gara un’impenetrabile bunker difensivo e a chiuderla su macroscopico errore della difesa granata al 50’, quando ormai i titoli di coda correvano veloci. L’ Arbus ha fatto quanto nelle sue attuali possibilità per non uscire sconfitta dal difficile scontro con la vice capolista, molto in quantità un po’ meno in qualità, ma va anche detto che gli ospiti oltre alle innegabili qualità tecniche evidenziate sono stati bravi e furbi a incanalare la gara su binari molto particolari che con atteggiamenti spesso al limite della sportività hanno indispettito non poco pubblico e avversari. Poche le novità al fischio d’inizio. D’Agostino ricuperato verrà utilizzato da Marco Piras solo nella parte finale del match. Il Castiadas è al gran completo , manca solo mister Cotroneo, ancora squalificato, costretto a dare direttive dalla tribuna. L’Arbus inizia nel migliore dei modi confezionando già al 10’ una potenziale occasione che Viani non riesce a sfruttare al meglio. Al 15’ ospiti in vantaggio, Malandra l’ex di turno a lungo applaudito dai suoi vecchi tifosi, manda su calcio piazzato un delizioso pallone in area che Tesfai di testa piazza all’angolo opposto irraggiungibile per Mereu. Al 18’ ancora Stefai si fa apprezzare per una violenta conclusione dal limite allungata da Mereu in calcio d’angolo. Nei secondi quarantacinque minuti la gara a livello fisico-agonistico diventa ancora più spigolosa. L’Arbus tenta di chiudere gli ospiti nella propria metà campo, gli ospiti più guardinghi e smaliziati giocano di rimessa. Al 18’ i granata chiedono inutilmente il penalty per un fallo di mano in area, Argiolas e il suo primo assistente non sono però dello stesso parere. Marco Piras, tecnico dei granata, si lamenta e per lui scatta il rosso.

La gara molto spezzettata e con enormi perdite di tempo si innervosisce. Da qui alla fine il forcing dell’Arbus risulta sterile e vano, non il contropiede del Castiadas che al 50’ con la complicità del nuovo entrato Spina chiude con Caraccio definitivamente la gara.

Gianni Vacca



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