La Nuova Sardegna

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Risveglio tardivo: l’Olbia cade ad Arezzo

Doppio vantaggio dei toscani prima del forcing dei bianchi che procura il gol di La Rosa e un’occasionissima fallita da Lella

11 novembre 2019
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AREZZO2

OLBIA1

AREZZO (4-4-2): Daga 6,5; Luciani 6, Borghini 6,5, Baldan 6,5, Corrado 6 (12' st Ceccarelli 6); Belloni 6,5, Foglia 6,5, Tassi 6,5, Caso 6; Cutolo 6,5 (41’ st Rolando ng), Gori 6,5. A disp.: Casini, Mosti, Nolan, Mesina, Zini, Piu, Sbarzella, Benucci, Raja, Cheddira. Allenatore: Daniele Di Donato.

OLBIA (4-3-1-2): Crosta 6,5; Pisano 6, La Rosa 6,5, Gozzi 6 (25' st Pitzalis 6), Mastino 5,5; Vallocchia 5,5, Muroni 5,5, Lella 5,5; Biancu (32' pt Manca 5; 25' st Pennington 5,5); Doratiotto 5 (25' st Parigi ng), Ogunseye 5. A disp.: Van Der Want, Della Bernardina, Pennington, Verde, Zugaro, Miceli. Allenatore: Luca Raineri (Michele Filippi squalificato).

ARBITRO: Giuseppe Emanuele Repace di Perugia.

RETI: pt 27' Gori, st 17' Cutolo, 37' La Rosa.

NOTE: spettatori: 1.000 circa. Recupero: 1' + 4'. Angoli: 6-3. Ammoniti: pt 35' Manca; st 13' Borghini, 29' Pitzalis, 36' Ceccarelli.

AREZZO

Troppo poco Olbia al cospetto di un Arezzo che ha dominato l’incontro. La squadra gallurese di fatto non ha creato alcuna occasione lì davanti nell’arco dei novanta minuti di gioco trovando un gol grazie a La Rosa in versione cecchino e con Lella che ha calciato alle stelle con la porta praticamente vuota il possibile gol del pari.

L’Arezzo parte forte, l’Olbia invece aspetta e rischia nel giro di pochi minuti di capitolare. Prima Foglia dal limite, poi Gori su un passaggio filtrante scappa in mezzo a Gozzi e Mastino e per fortuna c’è Crosta che salva il risultato. L’estremo difensore è stato tra i migliori, negando il gol a Gori in più occasioni e togliendo molti palloni interessanti dalla propria area pericolosa. Da un’azione personale di Caso nasce la prima rete amaranto. Il numero 20 parte largo, si accentra senza trovare resistenza e appoggia per Gori che al limite dell’area controlla e di sinistro insacca. L’Olbia con La Rosa a impegnare l’estremo difensore di casa: la sua punizione dal limite è precisa ma Daga, ex portiere del Cagliari, vola e manda in angolo strappando i complimenti dei compagni e l’applauso della propria curva.

A inizio ripresa cambia ma solo in parte il copione. L’Olbia prova a reagire ma la manovra è fluida fino alla trequarti. Ogunseye, Doratiotto e Lella non riescono a rendersi pericoloso. C’è una leggere predominanza territoriale ma l’Arezzo con Baldan e Borghini fa buona guardia e non rischia praticamente nulla. L’Olbia deve alzare il baricentro e si espone alle ripartenze dei soliti Caso e Belloni. Proprio Belloni propizia il raddoppio amaranto con un assist a Foglia il cui tiro viene ribattuto dalla difesa sarda. La palla vaga in area e arriva a Cutolo che evita un avversario e mette la palla sotto la traversa superando l’incolpevole Crosta.

L’Olbia accusa il colpo anche perché sembrano scorrere di fatto i titoli di coda. L’Arezzo gestisce, l’Olbia cerca di reagire ma timidamente, solo che alla finegrazie al solito La Rosa i ragazzi di Raineri segnano. Il difensore dal limite dopo aver impegnato nel primo tempo Daga questa volta non perdona: palla nell’angolino alto a otto minuti dal termine. Inizia così un assalto gallurese, condotto in maniera disordinata ma che comunque porta l’Olbia a sfiorare il gol: tiro di Pennigton dal limite, Daga respinge ma Lella a porta vuota calcia alle stelle. Dopo quattro pareggi di fila l’Olbia si ferma in una partita dove i bianchi hanno praticamente concesso troppo nella prima frazione di gioco dando fastidio all’Arezzo solo nel secondo tempo.

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