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«La Dinamo è solida non ci abbattiamo»

di Andrea Sini
«La Dinamo è solida non ci abbattiamo»

Basket, Marco Spissu suona la carica dopo il ko di Venezia «Nessuno sinora ci ha messo sotto, abbiamo carattere»

12 novembre 2019
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INVIATO A VENEZIA. «Perdere in quel modo lascia l’amaro in bocca, ma siamo sempre più sicuri dei nostri mezzi. Nonostante la sconfitta siamo sulla strada giusta».

Niente recriminazioni, niente scuse. Marco Spissu guarda avanti e rilancia. Dopo il rocambolesco ko del Taliercio, in casa della Reyer Venezia campione d’Italia, la Dinamo è decisa a mantenere la stessa rotta e il suo play titolare è convinto del buon lavoro svolto in questi mesi. «Stiamo girando bene sia in campionato che in Europa – sottolinea Spissu –, a parte quei due passi falsi di alcune settimane fa. Questa è stata una partita strana, come spesso capita contro di loro. Siamo partiti bene, poi Venezia ha ripreso in mano la partita, ma nell’ultimo quarto abbiamo nuovamente cambiato l’inerzia».

Dalla Supercoppa di Bari in poi, in questa stagione la Dinamo ha giocato sinora 13 partite, vincendone 10, spesso con scarti larghissimi. Nelle tre sconfitte (con Trieste, Ankara e Venezia), il margine è stato invece decisamente ridotto. Segno che la squadra di Gianmarco Pozzecco sinora non è mai stata dominata da nessuna avversaria, e che anche nelle serate non troppo felici (con Trieste ha tirato con il 9% da 3, ad Ankara con 26% complessivo, al Taliercio con il 33%), è sempre riuscita in qualche modo a restare agganciata alla partita.

«Proprio così. Sinora nessuno ci ha mai “ammazzato”, nessuno ci ha mai messo sotto nell’arco dei 40 minuti. Questo – prosegue il play classe 1995 – significa che siamo un gruppo solido, che ci teniamo e che non molliamo mai. Anche a Venezia abbiamo avuto una grande reazione, su un campo in cui giocare a pallacanestro non è mai semplice. Ci sono stati alcuni episodi sfortunati e chiaramente il canestro sulla sirena ha fatto la differenza. Secondo me però la partita non l’abbiamo persa su quella giocata difensiva con 2 secondi sul cronometro. Questo significa che dobbiamo lavorare per cercare di migliorare ancora».

Dalla tripla che ha aperto la gara, a quella in faccia Bramos, con il quale sono volate scintille già durante la finale scudetto della scorsa stagione, Spissu anche al Taliercio ha continuato a bombardare il canestro da lontano. Tre triple (su 5), che seguono il clamoroso 6/7 di mercoledì in Polonia. Un momento di fiducia totale per il numero zero del Banco di Sardegna, che non a caso è al terzo posto nelle percentuali al tiro da oltre l’arco. I primi due posti di questa graduatoria sono occupati da altri due italiani, Giampaolo Ricci e Andrea Mezzanotte. «Si vede che ogni tanto anche gli italiani la buttano dentro – sorride Spissu –. Battute a parte, significa che quando la fiducia c’è, niente è impossibile. Detto questo, dal punto di vista personale mi fa piacere, dare questo tipo di contributo alla squadra, ma mi piacerebbe ancora di più contribuire magari a una vittoria con un tiro importante».

Per tutto c’è tempo. Soprattutto quando c’è la fiducia.

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