Anche Tortu, Sardara e Giulini fra i protagonisti
Standing ovation per le stelle isolane. Premiati anche la Sardinia Open di tennis e il canottiere Oppo
16 novembre 2019
2 MINUTI DI LETTURA
TEMPIO. Il mondo dello sport sardo ai più alti livelli dirigenziali e agonistici promuove la 7’ Conferenza regionale. C’era il top dell’isola, al Teatro del Carmine di Tempio. Tommaso Giulini, presidente del Cagliari e Stefano Sardara, presidente della Dinamo Sassari. Atleti sulla cresta dell’onda come Filippo Tortu, primatista italiano dei 100 metri e settimo ai recenti mondiali, e il rallista Vittorio Musselli. Non hanno avuto esitazione a giudicare l’assemblea come «un evento basilare per il futuro dello sport in Sardegna».
«II mio giudizio – afferma Stefano Sardara –, non può che essere positivo. In queste occasioni lo sport viene posto al centro dell’attenzione non tanto come motore economico, importante anche questo, ma come stile di vita e soprattutto come via da seguire per i giovani. Ancora di più ai nostri giorni lo sport non deve essere inteso solo come un momento ricreativo ma deve diventare, nel nostro stesso interesse, un modello di vita».
Un modello di vita e di comportamento che per il presidente Sardara non deve fermarsi alle società più blasonate ma deve diventare collettivo in ogni centro e in ogni scuola dell’Isola. Più legata alla sua città e passionale la dichiarazione del giovane Filippo Tortu, grato per l’affetto che Tempio gli sta dimostrando. Ha promesso di tornare presto nell’isola perché «l’ho fatto prima dei mondiali, e i ha portato bene». E applausi da stadio anche per Tommaso Giullini che dopo avere scherzato sulla scaramanzia sportiva dell’assessore Biancareddu ha ringraziato la Regione per l’iniziativa, foriera di buone notizie («E’ importante fare sistema, e in questo settore lo si sta facendo»), e ha sottolineato come il Cagliari anche con la sua Academy sia ormai una realtà che oltre che coinvolge l’isola e tanti giovani calciatori da Alghero all’Ogliastra. Fra i premiati anche l’oristanese Stefano Oppo, vice campione mondiale di canottaggio. Il premio è stato ritirato dal padre. Sul podio, con un tifo alle stelle, anche diversi campioni paralimpici. Oreste Lai, campione del mondo nel tiro a volo, Fulvio Silesu e Antonello Spiga nel basket e infine Alberto Corradi e Luca Arca campioni italiani di tennis con la società Sardinia Open Sassari.
Angelo Mavuli
«II mio giudizio – afferma Stefano Sardara –, non può che essere positivo. In queste occasioni lo sport viene posto al centro dell’attenzione non tanto come motore economico, importante anche questo, ma come stile di vita e soprattutto come via da seguire per i giovani. Ancora di più ai nostri giorni lo sport non deve essere inteso solo come un momento ricreativo ma deve diventare, nel nostro stesso interesse, un modello di vita».
Un modello di vita e di comportamento che per il presidente Sardara non deve fermarsi alle società più blasonate ma deve diventare collettivo in ogni centro e in ogni scuola dell’Isola. Più legata alla sua città e passionale la dichiarazione del giovane Filippo Tortu, grato per l’affetto che Tempio gli sta dimostrando. Ha promesso di tornare presto nell’isola perché «l’ho fatto prima dei mondiali, e i ha portato bene». E applausi da stadio anche per Tommaso Giullini che dopo avere scherzato sulla scaramanzia sportiva dell’assessore Biancareddu ha ringraziato la Regione per l’iniziativa, foriera di buone notizie («E’ importante fare sistema, e in questo settore lo si sta facendo»), e ha sottolineato come il Cagliari anche con la sua Academy sia ormai una realtà che oltre che coinvolge l’isola e tanti giovani calciatori da Alghero all’Ogliastra. Fra i premiati anche l’oristanese Stefano Oppo, vice campione mondiale di canottaggio. Il premio è stato ritirato dal padre. Sul podio, con un tifo alle stelle, anche diversi campioni paralimpici. Oreste Lai, campione del mondo nel tiro a volo, Fulvio Silesu e Antonello Spiga nel basket e infine Alberto Corradi e Luca Arca campioni italiani di tennis con la società Sardinia Open Sassari.
Angelo Mavuli
