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Per il super Cagliari esame di maturità sul campo del Lecce

di Mario Frongia
Per il super Cagliari esame di maturità sul campo del Lecce

Il campionato riparte dopo la lunga sosta per la Nazionale Maran alle prese con i guai di Nandez e Cigarini affaticato

23 novembre 2019
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CAGLIARI. Una complicata e insidiosa partita a scacchi. Rolando Maran e il Lecce, da sfidare nella propria tana. L'allenatore del Cagliari, proprio quando ha da capitalizzare il terzo posto - e blindare con il gruppo, specie mentalmente, l'alta quota - si ritrova con dubbi e scelte da non toppare.

La parola passa al campo e il contesto non aiuta. La trasferta pugliese è ostica. E non solo per la marea di ex più o meno avvelenati. Ma l'acciaccato Farias - diventato nei giorni scorsi a Cagliari cittadino italiano - si gioca il posto dal via proprio con Mancosu, e Shakov. I ragazzi di Liverani sono sedicesimi con 10 punti. Hanno giocato cinque gare in interne, due pareggi e tre sconfitte. Con 2 punti sono penultimi e peggio in casa ha fatto solo il Brescia (1). E ancora. Mancosu&Co hanno segnato 4 reti e ne hanno incassato 9. Facile intuire quanto farà caldo domani sera allo stadio di Via del mare.

Lasciando gli avversari ai propri pensieri su classifica e ferocia nel voler svoltare di fronte alla propria tifoseria, ad Asseminello non mancano punti interrogativi. A partire dai "rimbalzi", anche d'allenamento, legati alla sosta. Il Cagliari ha chiuso in bellezza con la Fiorentina. Il 5-2 della Sardegna Arena ha dato al gruppo ulteriore autostima. I quindici giorni di stop, se hanno offerto la possibilità di affinare qualche recupero (Faragò, ieri di nuovo a riposo precauzionale, Pinna, Pisacane e Pellegrini, rientrato acciaccato dall'Under 21), hanno avuto in giro per l'Europa Olsen, Ionita, Rog e anche il giovane Walukiewicz (2000).

Il punto? Nandez, parso infastidito dai boatos legati al mal di pancia - vero o presunto, nato da questioni economiche tra società e team dei suoi agenti guidati da Betancour - è stato bloccato a Cagliari dai medici per un problema al flessore. Out fino a mercoledì, ha poi svolto le sedute con il gruppo. L'uruguagio sarà al top (con i flessori non si scherza) per la sfida con l'ex Tachtsidis e compagni? In caso contrario, è pronto Ionita. Che però ha giocato due match pieni con la Moldavia.

Per Maran, incontro da compito in classe. Anche perché sgomitano Castro - febbre nei giorni scorsi e l'ipotesi mezzala convince solo per mezzi tempi e non per 90' - e Oliva. In regia Cigarini non ha rivali. Però ha chiuso le prime dodici gare con prestazioni positive ma un tantino affaticato. Una riflessione riguarda anche la corsia di sinistra. Con Pellegrini a scartamento ridotto, Lykogiannis pare il predestinato. E ha qualche chance anche Faragò. Quest'ultimo, con Cacciatore in campo è finito in panca con la Fiorentina, può giocare da esterno basso su entrambe le fasce. Out Birsa, Cragno, Pavoletti e Ceppitelli, l'allenatore può confermare l'imbattibilità stagionale esterna. Nel caso, sarebbe eguagliato il record griffato dai campioni d'Italia nel '70. Mica male.

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