Per il super Cagliari esame di maturità sul campo del Lecce
Il campionato riparte dopo la lunga sosta per la Nazionale Maran alle prese con i guai di Nandez e Cigarini affaticato
CAGLIARI. Una complicata e insidiosa partita a scacchi. Rolando Maran e il Lecce, da sfidare nella propria tana. L'allenatore del Cagliari, proprio quando ha da capitalizzare il terzo posto - e blindare con il gruppo, specie mentalmente, l'alta quota - si ritrova con dubbi e scelte da non toppare.
La parola passa al campo e il contesto non aiuta. La trasferta pugliese è ostica. E non solo per la marea di ex più o meno avvelenati. Ma l'acciaccato Farias - diventato nei giorni scorsi a Cagliari cittadino italiano - si gioca il posto dal via proprio con Mancosu, e Shakov. I ragazzi di Liverani sono sedicesimi con 10 punti. Hanno giocato cinque gare in interne, due pareggi e tre sconfitte. Con 2 punti sono penultimi e peggio in casa ha fatto solo il Brescia (1). E ancora. Mancosu&Co hanno segnato 4 reti e ne hanno incassato 9. Facile intuire quanto farà caldo domani sera allo stadio di Via del mare.
Lasciando gli avversari ai propri pensieri su classifica e ferocia nel voler svoltare di fronte alla propria tifoseria, ad Asseminello non mancano punti interrogativi. A partire dai "rimbalzi", anche d'allenamento, legati alla sosta. Il Cagliari ha chiuso in bellezza con la Fiorentina. Il 5-2 della Sardegna Arena ha dato al gruppo ulteriore autostima. I quindici giorni di stop, se hanno offerto la possibilità di affinare qualche recupero (Faragò, ieri di nuovo a riposo precauzionale, Pinna, Pisacane e Pellegrini, rientrato acciaccato dall'Under 21), hanno avuto in giro per l'Europa Olsen, Ionita, Rog e anche il giovane Walukiewicz (2000).
Il punto? Nandez, parso infastidito dai boatos legati al mal di pancia - vero o presunto, nato da questioni economiche tra società e team dei suoi agenti guidati da Betancour - è stato bloccato a Cagliari dai medici per un problema al flessore. Out fino a mercoledì, ha poi svolto le sedute con il gruppo. L'uruguagio sarà al top (con i flessori non si scherza) per la sfida con l'ex Tachtsidis e compagni? In caso contrario, è pronto Ionita. Che però ha giocato due match pieni con la Moldavia.
Per Maran, incontro da compito in classe. Anche perché sgomitano Castro - febbre nei giorni scorsi e l'ipotesi mezzala convince solo per mezzi tempi e non per 90' - e Oliva. In regia Cigarini non ha rivali. Però ha chiuso le prime dodici gare con prestazioni positive ma un tantino affaticato. Una riflessione riguarda anche la corsia di sinistra. Con Pellegrini a scartamento ridotto, Lykogiannis pare il predestinato. E ha qualche chance anche Faragò. Quest'ultimo, con Cacciatore in campo è finito in panca con la Fiorentina, può giocare da esterno basso su entrambe le fasce. Out Birsa, Cragno, Pavoletti e Ceppitelli, l'allenatore può confermare l'imbattibilità stagionale esterna. Nel caso, sarebbe eguagliato il record griffato dai campioni d'Italia nel '70. Mica male.