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Il Monza di Berlusconi travolge l’Olbia

Il Monza di Berlusconi travolge l’Olbia

Esordio sfortunato per il nuovo allenatore Oscar Brevi. Per i galluresi, penultimi in classifica, un avversario troppo forte

02 dicembre 2019
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OLBIA. Era facile, contro questo Monza, fare la parte dell’agnello sacrificale. Scontato. Ma se è vero che il calcio non è solo numeri – in campo giocavano la capolista e la penultima in classifica –, la speranza era che all’Olbia potesse capitare la giornata giusta. Era la prima partita di Oscar Brevi sulla panchina bianca, forse non è capitato l’avversario migliore. Di fatto, lo 0-3 del “Nespoli” è un risultato che non appare per niente severo per quanto visto in campo. Troppa poca Olbia, poca sul piano tecnico e poco carismatica, troppo Monza, a cui basta un’ora di gioco per decretarsi vincitore, davanti a circa un centinaio di tifosi a sostegno della squadra.

I protagonisti. Brevi continua sulla falsariga di quanto già mostrato da Raineri con la Pergolettese. La nuova Olbia riparte dunque dalla difesa a tre, con Dalla Bernardina, Gozzi e Pisano. Esperimento tattico che ha ancora bisogno di tempo e che non è valutabile appieno dal match col Monza. Dai pochi segnali arrivati, il centrocampo a cinque sembra liberare maggiormente dalle incombenze difensive i due esterni, in particolare sarà Pitzalis a farsi notare per qualche falcata in avanti, e potrebbe diventare un asso nella manica in più per un’Olbia che, anche nella gestione Filippi, ha sempre fatto molto affidamento sui movimenti dei suoi giocatori più esterni. Attacco molto in ombra, su quante siano le colpe degli uomini offensivi olbiesi o quanti piuttosto i meriti degli ospiti, saranno le successive gare a stabilirlo.

Il Monza di Brocchi, dal canto suo, si affida all’alto tasso tecnico del suo undici iniziale – senza nemmeno un under, antitesi dell’Olbia. Chiricò trascinerà con due reti, Anastasio sarà fondamentale in fase offensiva, Iocolano corre troppo più degli avversari di reparto; per citarne alcuni. I lombardi sono più vicini alla Serie B che al resto delle realtà del girone A di Serie C, questo sembra evidente, ma l’Olbia intanto continua a sprofondare. Quarta sconfitta di fila, quindicesima partita senza vittorie.

La partita. Le prime battute non regalo alcun inizio-sprint da ambo le parti, piuttosto le squadre fanno possesso e si concentrano nella fascia centrale del campo. Una fase di studio che termina poco prima del quarto d’ora di gioco, quanto il sussulto è per i tifosi di casa, che vedono il colpo di testa di Scaglia sotto porta andare appena oltre la traversa. Era il 13’ e passeranno altrettanti minuti per vedere la prima occasione dell’Olbia, forse la più pericolosa dell’intera partita. Palla alta dalla sinistra, Cocco tenta la sforbiciata. Si coordina bene, ma la traiettoria termina di pochissimo a lato del palo. Tuttavia non c’è nemmeno il tempo di ripensare all’azione che, tre giri d’orologio dopo, sarà il Monza a riproporsi dalle parti dell’estremo difensore di casa, e stavolta con esiti positivi. Cross in mezzo dalla sinistra di Anastasio, tap-in in mezzo all’area di Chiricò, che beffa difesa e Crosta. È il gol del vantaggio.

Il primo tempo si chiuderà con la pericolosa punizione di Lepore e la ripresa si aprirà con la traversa (49’) di Marchi, sugli sviluppi di una punizione. La squadra di Brocchi sfrutta al meglio i calci piazzati, tant’è che cinque minuti più tardi il raddoppio, ancora di Chiricò, arriverà con una pregevole punizione. Il gol del finale 0-3 è grasso che cola, Scaglia di testa da calcio d’angolo. Già dopo lo 0-2 l'Olbia darà segni di cedimento, mentale e fisico, al cospetto di un Monza più forte di tutti in generale, ma che soprattutto in questo momento non poteva che surclassare i galluresi.

Paolo Ardovino

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