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Dinamo senza energia Manresa fa il colpo

di Andrea Sini
Dinamo senza energia Manresa fa il colpo

Pessima prestazione dei sassaresi, molli e deconcentrati sin dall’avvio Sprecato il +12 del terzo quarto, i catalani mettono la freccia in classifica

04 dicembre 2019
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SASSARI. La versione “unplugged” è abbastanza orrenda: per vedere la migliore Dinamo serve corrente, energia, elettricità. Invece per una sera i ragazzi di Gianmarco Pozzecco non riescono ad attaccare la spina e combinano un mezzo disastro: un Baxi Manresa incerottato e che non aveva ancora vinto in trasferta passa al PalaSerradimigni per 73-74 nell’ultima giornata d’andata della Champions League e mette la freccia nei confronti dei sassaresi, che scivolano al terzo posto nel gruppo A. È anche il primo ko interno in Europa dopo

Serata no. Jerrells e compagni giocano la partita peggiore della stagione e perdono un’occasione d’oro per ipotecare il passaggio del turno. A 48 ore dalla vittoria nel difficile match contro Brescia, i sassaresi si presentano in campo dando sin dai primi minuti la sensazione di essere completamente scarichi. Le tantissime palle perse (alla fine ben 18) e la poca reattività hanno messo le ganasce alla Dinamo che ha gestito malissimo il +12 del terzo quarto (46-34) e nel finale punto, a forza di scherzare col fuoco è rimasta scottata.

Prime avvisaglie. Nel primo tempo si vede la peggiore Dinamo della stagione: l’avvio è quanto mai disordinato, con l’attacco che non brilla e la difesa mal tarata sui blocchi avversari. Spissu al 3’ ha già commesso due falli, i catalani accelerano e dal 4-2 piazzano un break di 9-2, con il gancio di Kravish che fa 4-11. Non sono trascorsi meno di 4’ e per Pozzecco è già tempo di timeout. Il Banco però non ingrana: nei primi 6’ Evans è l’unico biancoblù ad avere segnato su azione. Pozzecco alza il quintetto, schierando McLean accanto a Bilan e i suoi prendono giri: i due lunghi firmano il sorpasso (14-13), Jerrells fa centro da lontano e i sassaresi arrivano alla prima sirena sul +1, 18-17.

Su e giù. Si procede a piccoli strappi, con momenti di confusione assoluta e con Manresa che conquista rimbalzi offensivi in serie ma spadella da fuori (1/14 dopo 18’). In mezzo a un’infinità di errori, Evans trova il corridoio giusto per il gioco da 3 punti del +10 (35-25 a 2’15” da metà gara), ma all’intervallo il match è in bilico, 37-32. Un Evans immarcabile ancora mette le ali ai piedi del Banco dopo il riposo (46-34), ma Manresa riordina le idee e dal 52-42, piazza un break di 10-0: alla terza sirena la situazione è in perfetto equilibrio (54-54).

La beffa finale. Il match resta durissimo, con Manresa che difende durissimo e grazie a un fallo antisportivo molto discutibile fischiato a Evans mette ancora la freccia, 56-58 a 7’40” da fine gara. La Dinamo si affida ancora a Evans ed è la scelta giusta, anche se dall’altra parte c’è un super Toolson: a 5’ esatti dalla fine il tabellone dice 63-63. È come un overtime, anche per intensità, e il Baxi parte meglio, con Toolson e Sakho che firmano il 64-67. Il Banco reagisce, Pierre fa 68-67 a 2’25”, ma dopo una palla persa di Jerrells i catalani tornano avanti (68-70 a 1’39”). Evans viene messo fuori dalla partita dall’ennesimo fischio arbitrale cervellotico, Toolson allunga ancora, Spissu fa 71-72 a 40” ma dopo l’errore dei catalani, Jerrells vuole strafare, tira da 3 e manda la palla sul ferro. Arriva il fallo sistematico, ma Dulkys fa 2/2 dalla lunetta (71-74 a 3”9) e dopo il timeout di Pozzecco la preghiera di Pierre non viene esaudita, con Vitali che riesce solo ad accorciare da sotto. Finisce 73-74 ed è una sconfitta che brucia ma che potrebbe essere molto utile. Come dopo il ko contro Trieste, il Banco deve ripartire riattaccando la spina. La sua versione unplugged è davvero pessima.

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