La Nuova Sardegna

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Tutti pazzi per Luna Rossa

di Gianna Zazzara
Tutti pazzi per Luna Rossa

Preso d’assalto il quartier generale del team Prada-Pirelli. Sirena: «Bellissima giornata»

08 dicembre 2019
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INVIATA A CAGLIARI. Metti lo scafo ultratecnologico di Luna Rossa, lo scenario del molo Ichnusa, a Cagliari, un gruppetto di velisti scalmanati e il divertimento è assicurato. Non ha deluso le aspettative il primo Open day organizzato ieri dal team Prada-Pirelli che ha fatto registrare il tutto esaurito. Un migliaio gli appassionati e i curiosi che si sono messi in fila per visitare il quartier generale di Luna Rossa e vedere da vicino lo scafo che nel 2021 tenterà di vincere per la quinta volta l’America’s Cup ad Auckand nel 2021. Un quartier generale blindatissimo: prenotazione obbligatoria e controlli rigidi all’ingresso. Niente foto, né selfie ricordo. Tutto per non far trapelare all’esterno le novità di Luna Rossa. «Meno vantaggi diamo agli altri, più possibilità abbiamo di vincere», taglia corto Francesco Mongelli, uno dei progettisti (l’altro è Davide Tagliapietra).

Ad accogliere gli ospiti lo skipper Max Sirena, alla sua settima partecipazione all’America’s Cup. Nel ’99 era solo un ragazzo tuttofare nella barca timonata da Francesco De Angelis (vittoria della Vuitton Cup, la prima nella storia della vela italiana) e oggi – 7 Coppe America dopo in vari ruoli e con vari team – è il capo di una squadra di oltre 100 persone con base a Cagliari incaricata dall’armatore Patrizio Bertelli di inseguire l’impresa: portare in Italia la brocca d’argento, sogno di una vita. «Sarà una bellissima avventura, benvenuti».

E l’avventura comincia. Gli ospiti, divisi in gruppi, hanno vissuto il “dietro le quinte” della squadra, dando un’occhiata prima alla veleria e poi all’hangar dove è custodita Luna Rossa, issata su un ponte, lontano dagli occhi dei curiosi e degli spioni. Si può vedere solo da lontano. «Luna Rossa è un mostro, un condensato di tecnologia – spiega Mongelli –. È una barca che si solleva sull'acqua dal mezzo metro a un metro, raggiungendo una velocità mai vista prima per un monoscafo, circa 90 chilometri all'ora».

Lo scafo, controllato da sistemi idraulici, ha due “baffi” giganteschi che solleveranno l’acqua facendolo volare oltre i 40 nodi di velocità. Una curiosità tecnica: a bordo sono spariti i winch ( i verricelli che servono per avvolgere scotte e tirare su le vele). La barca è totalmente governata da sistemi idraulici elettrici che vengono comandati dagli undici membri dell’equipaggio che si trovano si trovano nei due pozzetti al centro dello scafo. Insomma addio agli uomini muscolosi piegati sui winch a spingere manovelle per issare vele enormi: al loro posto ci sarà un computer che azionerà motori elettrici molto veloci e potenti.

Per rendere la visita più coinvolgente i fan si sono cimentati in prove sui nodi e persino al «timone» pilotando dei modellini di barche a vela in mare. C'è stata anche una visita alle palestre e poi, ultima tappa, tutti a vedere un filmato sul rispetto dell'ambiente e sopratutto del mare. Luna Rossa sta dando l'esempio escludendo l'uso della plastica mono uso e utilizzando detersivi ecologici.

Nell’equipaggio di Luna Rossa c’è anche un cagliaritano, il nuotatore Davide Cannata, addetto ai grinder. «È il detentore del record di attraversata Villasimius – Cagliari, 37 km in 10 ore e 12 minuti . Potevamo non prenderlo?».

Luna Rossa resterà a lavorare in Sardegna fino ad aprile. Nelle acque del Golfo di Cagliari, infatti, si svolgerà dal 23 al 26 aprile la prima tornata di regate per definire lo sfidante dei neozelandesi, attuali detentori della Coppa. Intanto restano i dubbi sul timoniere: in corsa ci sono i nomi di Francesco Bruni e l’australiano James Spithill .

«Dopo Cagliari ci sarà un altro appuntamento in fase di definizione. E infine voleremo in Nuova Zelanda per la Pradàs cup, ultima tappa prima dell'America’s cup. Le sensazioni sono molto positive», assicura Max Sirena. La sfida è partita.

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