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Lo strano derby di Sorokas: «Pronto a dare il massimo»

dall’inviato
Lo strano derby di Sorokas: «Pronto a dare il massimo»

PANEVĖŽYS. «Per me non è un derby, ma sarà comunque una partita un po’ diversa dalle altre, perché giocherò di fronte ai miei familiari e ai miei amici». Paulius Sorokas fa gli onori di casa, ma solo...

10 dicembre 2019
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PANEVĖŽYS. «Per me non è un derby, ma sarà comunque una partita un po’ diversa dalle altre, perché giocherò di fronte ai miei familiari e ai miei amici». Paulius Sorokas fa gli onori di casa, ma solo fino a un certo punto. L’ala lituana, classe 1992, oggi potrebbe trovare posto nello starting five di coach Pozzecco, che ha necessità di alleggerire il peso del minutaggio su alcuni elementi. Su tutti Dyshawn Pierre, che domenica a Brindisi ha giocato 37 minuti.

«Non ho avuto indicazioni particolari da parte del coach ma sono pronto, come sempre – dice Sorokas, che parla un italian o quasi perfetto –. Riflettevo prima sul fatto che ormai da 6 anni non gioco una partita ufficiale su un campo del mio Paese, ma non sento nessuna pressione particolare. È importante vincere, è una partita importante per noi e conta soltanto quello. Il Lietkabelis gioca una buona pallacanestro in coppa, meglio che nella lega lituana, e sarà un osso duro come all’andata».

In Lituania si vive di basket, nel vero senso della parola. «Io sono nato a Kaunas e il basket è il nostro pane quotidiano – sottolinea l’ex giocatore di Charleroi, Piacenza, Treviglio, Jesi e Derthona –. Nelle pubblicità, nelle trasmissioni in tv e nella vita di tutti i giorni il basket ha un ruolo assolutamente di primo piano. Siamo tutti pazzi per la pallacanestro e ci sono tantissimi praticanti. Gli altri sport sono sempre in secondo piano. La mia famiglia da un certo punto di vista è particolare: mio padre giocava a basket, e così faccio io. Mentre mia madre giocava a pallavolo e mia sorella ha seguito le sue orme, infatti è dovuta venire in Italia da giocanissima (Indre, veterana della serie A italiana, ndr) . Ma il basket qui è il primo, il secondo e il terzo sport...».

Sorokas è l’uomo di coppa della Dinamo, ma non è tesserato per il campionato. Restare fuori la domenica pesa? «Sì, se devo essere sincero pensavo che pesasse meno, invece vedere i compagni da fuori è dura. Ma sono felicissimo della scelta che ho fatto: quando sono arrivato per la prima volta in Italia, per giocare in A2 Silver, sognavo di arrivare in una realtà come la Dinamo. Spero di restare a questo livello il più possibile, farò di tutto per meritarmelo». (a.si.)

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