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la stangata per doping 

La Russia finisce sotto choc, Putin è pronto alle contromosse

ROMA. L'ultima stangata per lo scandalo doping ha sollevato in Russia indignazione e turbamento. Putin non punta il dito contro le autorità sportive russe, sarebbe un po’ come puntarlo contro se...

11 dicembre 2019
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ROMA. L'ultima stangata per lo scandalo doping ha sollevato in Russia indignazione e turbamento. Putin non punta il dito contro le autorità sportive russe, sarebbe un po’ come puntarlo contro se stesso. Suona invece la carica: denuncia che il verdetto dell'agenzia antidoping mondiale (Wada) è «politicamente motivato» e accenna a possibili contromosse giuridiche per ribaltarlo. La Russia potrebbe dunque impugnare davanti alla Corte di arbitrato per lo sport (Cas) la decisione di escluderla per quattro anni dalle principali competizioni sportive internazionali.

Non possono esserci «sanzioni collettive», dice Putin, accusando la Wada di aver addirittura violato la Carta Olimpica. Gli atleti «puliti» in realtà potranno comunque gareggiare, ma non come rappresentanti della Russia. Il punto è che se il tricolore russo non sventolerà né alle Olimpiadi né ai Mondiali di calcio in Qatar è perché, secondo la Wada, i russi hanno falsificato i dati di laboratorio consegnati agli investigatori antidoping. La Russia era già stata punita per doping di Stato, dal 2011 al 2015, e la consegna di quei campioni era una condizione per il suo definitivo rientro nella comunità sportiva internazionale.

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