La Dinamo non muore mai e ora comanda in Europa
di Andrea Sini
Una battaglia lo spareggio col Turk per il 1° posto ma il finale è biancoblù
19 dicembre 2019
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SASSARI. Più duri di un’avversaria fortissima; più forti di qualche passaggio a vuoto e di un arbitraggio che per qualche frangente è stato a metà tra la confusione e l’istigazione alla violenza. Salutate la capolista, signori della Champions League, salutate la Dinamo che non muore mai e supera la Türk Telekom Ankara 92-89 dopo una rimonta incredibile.
Sangue e arena. Sotto di 9 a 7’ dalla fine (70-79), con addosso la rabbia per tre falli tecnici e l’espulsione del presidente Stefano Sardara, i ragazzi di Gianmarco Pozzecco hanno regalato al pubblico del palazzetto una delle più belle vittorie in 8 anni d’Europa. Un successo dal peso specifico enorme, perché ora Spissu e compagni sono soli in testa al gruppo A, con un piede e mezzo dentro i playoff della competizione Fiba.
Adrenalina&confusione. Finisce con la tripla della speranza sbagliata dal cecchino Wiltjer, dopo la follia di Pierre, che a 3” dalla sirena è andato in lunetta e dopo avere segnato il primo tiro libero (+3), è andato nel pallone sbagliando volontariamente il secondo. Una scelta che poteva costare cara. Ma ieri per abbattere la Dinamo, trascinata dagli “americani” Vitali e Gentile (35 punti in tandem), non sarebbe bastata una mandria di bufali.
Un match dai mille volti. Dal +7 al -3, dal +12 al -1, e dal +2 al -9. Tutto in 40 minuti. La Dinamo esce benissimo dai blocchi, con Spissu e Vitali che propiziano il 10-3 dell’avvio. La squadra di Burak Goren rientra subito in partita e alla prima il tabellone dice 26-23. Pozzecco riparte con McLean centro e Sorokas ala forte, ma la coppia Guven-Wiltjer regala agli ospiti un break di 8-0. Dopo il timeout si riparte dal 28-31 e da qualche buona giocata difensiva, Gentile scalda la mano, Jerrells e Bilan pure, poi è ancora Gentile a fare centro da oltre l’arco (41-33). Ankara si schioda da quota 33 ma l’onda biancoverde travolge tutto: Bilan, Vitali e McLean ci mettono talento e forza e il Banco vola a +12 (47-35), con i turchi che riescono ad accorciare leggermente grazie alla tripla di Hunter, arrivando al riposo sul 47-38.
La grande sofferenza. La Dinamo si ripresenta in campo ancora con l’energia giusta, Spissu detta il ritmo sui due lati e le triple di Vitali e Pierre (57-46) consentono ai sassaresi di tenere a distanza una Turk Telekom che però gioca benissimo e risale subito a -7 (57-50). Pozzecco convoca i suoi per un timeout. L’attacco però continua a muoversi come un pachiderma nelle sabbie mobili, mentre dall’altra parte Ankara macina canestri: il solito Wiltjer, Campbell e Johnson allungano il break sino al 13-0 e a 2’54” la Dinamo è sotto di 2, 57-59. Con il timeout di Pozzecco arriva anche Jerrells, ma a dare la scossa è Vitali, che riapre il discorso con due canestri in transizione (61-59). L’area turca diventa una tonnara, Poz lo fa presente a modo suo agli arbitri e prende un tecnico, Vitali dà una nuova scossa ma due triple firmate da Hunter permettono agli ospiti di chiudere il periodo sul +2, 64-66. Arriva un nuovo fallo tecnico alla panchina sassarese, si riparte dal 64-67, ma le cose girano malissimo: Sardara va su tutte le furie dopo l’ennesimo fischio incoerente e si becca prima il secondo fallo tecnico, poi insiste viene espulso. Dal 65-69 il Banco precipita a -7 (65-72), la reazione c’è ma Campbell è caldissimo e Johnson vola a schiacciare il +9 (70-79) a 6’21” da fine gara.
Grandi palle. Dinamo morta? Ma no, il bello deve ancora arrivare: Vitali e Gentile danno fuoco alle polveri, Hunter risponde da lontano ma il cuore sassarese batte forte e a 3’29” Jerrells trova la tripla dell’82-82. Campbell risponde immediatamente da fuori, ma il Banco è in scia e a 22” dalla sirena Evans trova il tap-in del 91-89. Timeout per Ankara e tripla aperta sbagliata da Wiltjer. Poi il mezzo pasticcio di Pierre, ma il Banco per questa serata ha già dato.
Sangue e arena. Sotto di 9 a 7’ dalla fine (70-79), con addosso la rabbia per tre falli tecnici e l’espulsione del presidente Stefano Sardara, i ragazzi di Gianmarco Pozzecco hanno regalato al pubblico del palazzetto una delle più belle vittorie in 8 anni d’Europa. Un successo dal peso specifico enorme, perché ora Spissu e compagni sono soli in testa al gruppo A, con un piede e mezzo dentro i playoff della competizione Fiba.
Adrenalina&confusione. Finisce con la tripla della speranza sbagliata dal cecchino Wiltjer, dopo la follia di Pierre, che a 3” dalla sirena è andato in lunetta e dopo avere segnato il primo tiro libero (+3), è andato nel pallone sbagliando volontariamente il secondo. Una scelta che poteva costare cara. Ma ieri per abbattere la Dinamo, trascinata dagli “americani” Vitali e Gentile (35 punti in tandem), non sarebbe bastata una mandria di bufali.
Un match dai mille volti. Dal +7 al -3, dal +12 al -1, e dal +2 al -9. Tutto in 40 minuti. La Dinamo esce benissimo dai blocchi, con Spissu e Vitali che propiziano il 10-3 dell’avvio. La squadra di Burak Goren rientra subito in partita e alla prima il tabellone dice 26-23. Pozzecco riparte con McLean centro e Sorokas ala forte, ma la coppia Guven-Wiltjer regala agli ospiti un break di 8-0. Dopo il timeout si riparte dal 28-31 e da qualche buona giocata difensiva, Gentile scalda la mano, Jerrells e Bilan pure, poi è ancora Gentile a fare centro da oltre l’arco (41-33). Ankara si schioda da quota 33 ma l’onda biancoverde travolge tutto: Bilan, Vitali e McLean ci mettono talento e forza e il Banco vola a +12 (47-35), con i turchi che riescono ad accorciare leggermente grazie alla tripla di Hunter, arrivando al riposo sul 47-38.
La grande sofferenza. La Dinamo si ripresenta in campo ancora con l’energia giusta, Spissu detta il ritmo sui due lati e le triple di Vitali e Pierre (57-46) consentono ai sassaresi di tenere a distanza una Turk Telekom che però gioca benissimo e risale subito a -7 (57-50). Pozzecco convoca i suoi per un timeout. L’attacco però continua a muoversi come un pachiderma nelle sabbie mobili, mentre dall’altra parte Ankara macina canestri: il solito Wiltjer, Campbell e Johnson allungano il break sino al 13-0 e a 2’54” la Dinamo è sotto di 2, 57-59. Con il timeout di Pozzecco arriva anche Jerrells, ma a dare la scossa è Vitali, che riapre il discorso con due canestri in transizione (61-59). L’area turca diventa una tonnara, Poz lo fa presente a modo suo agli arbitri e prende un tecnico, Vitali dà una nuova scossa ma due triple firmate da Hunter permettono agli ospiti di chiudere il periodo sul +2, 64-66. Arriva un nuovo fallo tecnico alla panchina sassarese, si riparte dal 64-67, ma le cose girano malissimo: Sardara va su tutte le furie dopo l’ennesimo fischio incoerente e si becca prima il secondo fallo tecnico, poi insiste viene espulso. Dal 65-69 il Banco precipita a -7 (65-72), la reazione c’è ma Campbell è caldissimo e Johnson vola a schiacciare il +9 (70-79) a 6’21” da fine gara.
Grandi palle. Dinamo morta? Ma no, il bello deve ancora arrivare: Vitali e Gentile danno fuoco alle polveri, Hunter risponde da lontano ma il cuore sassarese batte forte e a 3’29” Jerrells trova la tripla dell’82-82. Campbell risponde immediatamente da fuori, ma il Banco è in scia e a 22” dalla sirena Evans trova il tap-in del 91-89. Timeout per Ankara e tripla aperta sbagliata da Wiltjer. Poi il mezzo pasticcio di Pierre, ma il Banco per questa serata ha già dato.
