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La Supercoppa è della Lazio

La Supercoppa è della Lazio

Biancocelesti indigesti per la Juventus che si inchina agli avversari come era accaduto il 7 dicembre

23 dicembre 2019
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RIYADH. Tre a uno come il 7 dicembre scorso. La Lazio ripete a Riad, anche nel punteggio, l’impresa fatta in campionato, vince la Supercoppa italiana e infligge alla Juventus di Sarri la seconda sconfitta stagionale, sottolineata con una smorfia di dolore da Cristiano Ronaldo a fine partita, mentre Simone Inzaghi esulta dicendo che «abbiamo fatto qualcosa di magico battendo la Juve per due volte». Dopo le otto vittorie consecutive in Serie A, arriva il successo di Riad che vale la quinta Supercoppa nazionale per i biancocelesti. A farne le spese dopo la beffa del 2017 (Murgia segnò il gol-partita al 93') è di nuovo la Juventus, per la quale ha fatto il tifo quasi tutto il pubblico presente al “King Saud”, fra i quali tante donne, alcune senza velo, altre vestite con la maglia bianconera di Cristiano Ronaldo, idolo della folla saudita che ha spesso sottolineato con grida ogni suo tocco di palla. Buona, in particolare nel primo tempo, la prestazione di Paulo Dybala, ma il numero 10 stavolta, è proprio il caso di dire, ha predicato nel deserto. Dall’altra parte ha brillato un Luis Alberto che ha stretto i denti per esserci: da quando gioca da mezzala lo spagnolo è rinato. La Lazio va in vantaggio proprio con una rete del suo andaluso che scarica in porta sull'assist 'a rimorchiò di Milinkovic. Nulla da fare per Szczesny e Juve che nei minuti successivi accusa il colpo. Poi si riprende ma raccoglie solo qualche calcio d'angolo, prima di una punizione calciata a lato da Dybala. A sfiorare il gol, e quindi il raddoppio, è poi la Lazio con Szczesny che salva su Correa. Al 45’ è la Juve che pareggia con una conclusione da “rapace” di Dybala che si avventa sulla respinta di Strakosha su conclusione di Ronaldo. Ad inizio possesso palla Juve e primo cambio di Sarri, che sostituisce uno spento De Sciglio con Cuadrado. Poi Sarri spunta il tridente e Ramsey entra al posto di Higuain. Lazzari continua a creare problemi ad Alex Sandro, Lulic spinge sull'altra fascia e al 28’ st segna un gol con un piatto al volo dopo la spizzata di Parolo sul cross di Lazzari.

La Juve comincia a temere che possa davvero finire come in campionato, la sua manovra non ha sbocchi e a nulla serve l'ingresso di Douglas Costa.

Così nel recupero, pochi secondo prima che Calvarese fischi la fine, Cataldi trova la rete del 3-1 con una bellissima punizione, un colpo che è la sua specialità e mette Ko la Juve.

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