Strepitosamente Dinamo la capolista finisce al tappeto
di Andrea Sini
Gli uomini di Gianmarco Pozzecco spazzano via la Virtus e si qualificano per la Final Eight Biancoblù sempre avanti, gli ospiti si riavvicinano ma nel finale decide un break di 13-0
23 dicembre 2019
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SASSARI. Salutate la capolista, poi sfidatela sul parquet e datele una lezione di basket. Salutate soprattutto la Dinamo, che si regala un Natale indimenticabile battendo la Virtus Segafredo Bologna milionaria di coach Sasha Djordjevic e delle superstar Milos Teodosic e Stefan Markovic.
Feliz Navidad. Fioccano canestri, al PalaSerradimigni, con il tabellone che in mezzo al delirio finale dice 91-77 e certifica la forza straordinaria della squadra del signor Pozzecco Gianmarco da Formentera, sempre seconda in classifica, ora ad appena 2 punti dalle Vu Nere. E anche matematicamente qualificata alla Final Eight in programma a febbraio a Pesaro.
Happy Christmas. È bella da impazzire, questa Dinamo, e lo è anche perché non è perfetta. E non essere perfetti comporta il fatto che puoi partire alla grande (10-0), puoi farti risucchiare dal 33-24 al 43-43 e dal +16 (70-54 al 29’) al +4 (76-72 a 4’30” dalla fine). Ma è proprio in quei momenti che viene fuori il Banco di Sardegna più bello, quello che gioca col cuore e con la testa, che nel momento topico del match piazza un break di 13-0 (89-72) e chiude i conti.
Sretan Božic. Fioccano canestri e sorrisi, nello spogliatoio sassarese, per un gruppo che è in grado di abbattere l’avversario in qualsiasi momento della gara con uno qualsiasi dei suoi giocatori. E mentre in casa Segafredo, con Markovic non al meglio e Gaines subito ko, alla stella serba Teodosic tocca portare il caffè per tutti, in casa biancoblù le responsabilità rimbalzano che è un piacere da Vitali a Pierre, da Evans a Spissu, da Bilan a Jerrells, sino a un McLean finalmente diventato un fattore.
Buon Natale. Quaranta minuti con la prua avanti, tranne un possesso (sul 43-43 l’unico aggancio della Virtus), con personalità e idee chiare. La Dinamo fa capire subito di essere in serata e nel giro di 3’08” piazza un break di 10-0. Gli ospiti impiegano altri due minuti prima di entrare in partita, risalgono sino al -2 (17-15) a 1’56” dalla prima sirena. Il timeout stavolta fa bene al Banco, che piazza un altro mini-break, chiude il periodo sul 22-17 e poi vola ancora via con Jerrells, 30-21. Teodosic segna 14 dei primi 27 punti bianconeri (33-27), mentre Sassari si può permettere di piazzare McLean sull’arco: Bologna lo battezza, lui risponde con due triple. Pozzecco piazza Pierre su Teodosic, Bologna riparte da Baldi Rossi e Weems (34-31), ma il Banco tiene in mano la gara: Gentile trova una tripla importante, Bilan da sotto fa +8 (41-33). Il match si incattivisce e a farne le spese è come sempre Pozzecco, che si becca un fallo tecnico.
Bona Pàscha. Tra un errore e l’altro si arriva a metà gara sul 43-38 e al rientro in campo la Virtus impiega un minuto per impattare a quota 43 grazie a una tripla di Baldi Rossi. In casa Dinamo è il momento di Evans, che insieme al croato Bilan confeziona un nuovo allungo: 56-47, a 4’53” dalla terza sirena. Il timeout di Djordjevic non cambia le carte in tavola, anzi: una tripla di Vitali fa esplodere il palazzetto per il +14 (61-47). La Virtus, ancora una volta, è tutta nelle giocate di Teodosic, mentre la Dinamo gioca di squadra e trova punti d’oro con Pierre e tocca +16 con Jerrells (70-54). L’ultimo periodo inizia sul 70-57, Gentile e McLean allungano ancora a +15 (74-59), ma Baldi Rossi e Teodosic tengono viva la Virtus, che intanto perde Gamble per 5 falli. Djordjevic mischia le carte e trova da Paiola e Cournooh le giocate che portano al -4 (76-72) a 4’30”. Nel momento più difficile arriva la giocata da campione di Spissu, che indovina la tripla, poi rientra Evans e sono fuochi d’artificio. Pierre sale in cattedra, segna 8 punti in 2’ e la Dinamo piazza un break di 13-0, volando sul +17 (89-72 a 1’40”). Partita chiusa, capolista al tappeto, e tanti auguri a tutti.
Feliz Navidad. Fioccano canestri, al PalaSerradimigni, con il tabellone che in mezzo al delirio finale dice 91-77 e certifica la forza straordinaria della squadra del signor Pozzecco Gianmarco da Formentera, sempre seconda in classifica, ora ad appena 2 punti dalle Vu Nere. E anche matematicamente qualificata alla Final Eight in programma a febbraio a Pesaro.
Happy Christmas. È bella da impazzire, questa Dinamo, e lo è anche perché non è perfetta. E non essere perfetti comporta il fatto che puoi partire alla grande (10-0), puoi farti risucchiare dal 33-24 al 43-43 e dal +16 (70-54 al 29’) al +4 (76-72 a 4’30” dalla fine). Ma è proprio in quei momenti che viene fuori il Banco di Sardegna più bello, quello che gioca col cuore e con la testa, che nel momento topico del match piazza un break di 13-0 (89-72) e chiude i conti.
Sretan Božic. Fioccano canestri e sorrisi, nello spogliatoio sassarese, per un gruppo che è in grado di abbattere l’avversario in qualsiasi momento della gara con uno qualsiasi dei suoi giocatori. E mentre in casa Segafredo, con Markovic non al meglio e Gaines subito ko, alla stella serba Teodosic tocca portare il caffè per tutti, in casa biancoblù le responsabilità rimbalzano che è un piacere da Vitali a Pierre, da Evans a Spissu, da Bilan a Jerrells, sino a un McLean finalmente diventato un fattore.
Buon Natale. Quaranta minuti con la prua avanti, tranne un possesso (sul 43-43 l’unico aggancio della Virtus), con personalità e idee chiare. La Dinamo fa capire subito di essere in serata e nel giro di 3’08” piazza un break di 10-0. Gli ospiti impiegano altri due minuti prima di entrare in partita, risalgono sino al -2 (17-15) a 1’56” dalla prima sirena. Il timeout stavolta fa bene al Banco, che piazza un altro mini-break, chiude il periodo sul 22-17 e poi vola ancora via con Jerrells, 30-21. Teodosic segna 14 dei primi 27 punti bianconeri (33-27), mentre Sassari si può permettere di piazzare McLean sull’arco: Bologna lo battezza, lui risponde con due triple. Pozzecco piazza Pierre su Teodosic, Bologna riparte da Baldi Rossi e Weems (34-31), ma il Banco tiene in mano la gara: Gentile trova una tripla importante, Bilan da sotto fa +8 (41-33). Il match si incattivisce e a farne le spese è come sempre Pozzecco, che si becca un fallo tecnico.
Bona Pàscha. Tra un errore e l’altro si arriva a metà gara sul 43-38 e al rientro in campo la Virtus impiega un minuto per impattare a quota 43 grazie a una tripla di Baldi Rossi. In casa Dinamo è il momento di Evans, che insieme al croato Bilan confeziona un nuovo allungo: 56-47, a 4’53” dalla terza sirena. Il timeout di Djordjevic non cambia le carte in tavola, anzi: una tripla di Vitali fa esplodere il palazzetto per il +14 (61-47). La Virtus, ancora una volta, è tutta nelle giocate di Teodosic, mentre la Dinamo gioca di squadra e trova punti d’oro con Pierre e tocca +16 con Jerrells (70-54). L’ultimo periodo inizia sul 70-57, Gentile e McLean allungano ancora a +15 (74-59), ma Baldi Rossi e Teodosic tengono viva la Virtus, che intanto perde Gamble per 5 falli. Djordjevic mischia le carte e trova da Paiola e Cournooh le giocate che portano al -4 (76-72) a 4’30”. Nel momento più difficile arriva la giocata da campione di Spissu, che indovina la tripla, poi rientra Evans e sono fuochi d’artificio. Pierre sale in cattedra, segna 8 punti in 2’ e la Dinamo piazza un break di 13-0, volando sul +17 (89-72 a 1’40”). Partita chiusa, capolista al tappeto, e tanti auguri a tutti.