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Tutti vogliono Pierre e la Dinamo lo “blinda”

di Andrea Sini
Tutti vogliono Pierre e la Dinamo lo “blinda”

Il canadese nel mirino del Cska Mosca ma resterà a Sassari sino a fine stagione. Contro la capolista Virtus Bologna ecco l’ennesima prestazione da superstar

25 dicembre 2019
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SASSARI. Il piacere di essere “illegale”, il gusto di essere immarcabile, la soddisfazione di avere alle calcagna club di mezza Europa, con in prima fila il Cska Mosca. La leggerezza dell’essere Dyshawn Pierre, che da qui a fine stagione decolla e decollerà soltanto per andare a canestro, ma non per andare via da Sassari. A giugno, con il contratto in scadenza, sarà praticamente impossibile trattenerlo, ma intanto “Prezzemolino” è tutto della Dinamo.

Stella tra le stelle. Se la Dinamo di Gianmarco Pozzecco è la squadra italiana più vincente di questi primi tre mesi di stagione, con un trofeo già in bacheca, il secondo posto in campionato e il primo nel girone di Champions League, all’interno di un gruppo coeso e con tanti attori protagonisti, l’ala canadese sta riuscendo a ritagliarsi un ruolo da superstar. La grande prova di domenica contro la capolista Virtus Bologna, che gli è valsa la nomina nel miglior quintetto del quattordicesimo turno della serie A, è solo l’ultima di una lunga serie di serate stellari.

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Le grandi alla porta. Diverse squadre gli fanno la corte, a partire dal Cska. «In questo momento sono completamente concentrato su quello che stiamo facendo – assicura Pierre –, e su quello che sto facendo a Sassari con la Dinamo. Onestamente non mi posso permettere di perdere il focus sui nostri obiettivi. Se qualche squadra mi osserva mi fa piacere, ma io non sto certamente pensando al mercato».

L’ennesimo capolavoro. «Domenica, il modo in cui abbiamo iniziato la partita, con un break di 10-0, ha dato un’impronta profonda alla gara. Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile ma l’avevamo preparata bene ed eravamo sicuri di poter vincere. Non siamo mai stati sotto, abbiamo giocato con grande intensità, siamo davvero felici. Ancora una volta abbiamo giocato benissimo di squadra, ognuno di noi ha saputo dare qualcosa nei momenti importanti. Era successo anche in passato, ci siamo sempre caricati a vicenda e in allenamento si lavora anche per migliorare certi meccanismi. Nella partita di domenica è venuto fuori nel migliore dei modi il risultato di questo lavoro».

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Una chimica quasi perfetta. La scorsa stagione, dopo l’arrivo di Pozzecco, il Banco aveva raggiunto un punto di coesione perfetto. Quest’anno siete già arrivati a quel punto? «Secondo me è un po’ complicato fare paragoni, perché è vero che molti di noi sono ancora qua, così come coach Pozzecco e lo staff, ma è anche vero che diversi giocatori sono andati via e la squadra è abbastanza diversa. Questo solo per dire che eventualmente la chimica sarebbe differente, ma di certo stiamo benissimo insieme e anche quest’anno siamo un grande gruppo. Ognuno di noi sa bene che chiunque nel gruppo è forte, ha talento, è affidabile. E questo rende tutto più facile, perché nessuno di noi deve prendersi da solo la squadra sulle spalle, nessuno ha addosso troppa pressione e tutti giochiamo con grande serenità. Anche quando non è la tua giornata, sai che ci sono gli altri che possono portarci alla vittoria. E quando qualcuno è in serata, tutti gli altri sono contenti. In casa nostra non c’è spazio per l’egoismo».

La piena maturazione. Dyshawn Pierre è arrivato a Sassari a 24 anni. Ora, tre stagioni più tardi, è un giocatore maturo e anche un padre. «Mi dispiace tanto non essere con la mia famiglia per questo primo Natale da padre – dice – . La mia vita è cambiata, non c’è dubbio, mi sveglio la mattina e il primo pensiero è per mia figlia e per la mia compagna. Questi giorni starò incollato a FaceTime per vederle. Sarà dura, ma non posso negare che questo sia un periodo davvero felice della mia vita».

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