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Fiori: «L’Ottava penalizzata da tanti infortuni»

Fiori: «L’Ottava penalizzata da tanti infortuni»

SASSARI. L’ultimo successo casalingo dell’Ottava contro il Trinità ha mostrato una squadra viva e grintosa nonostante le numerose assenze di atleti infortunati. L’undici allenato da Sandro Fiori sta...

30 dicembre 2019
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SASSARI. L’ultimo successo casalingo dell’Ottava contro il Trinità ha mostrato una squadra viva e grintosa nonostante le numerose assenze di atleti infortunati. L’undici allenato da Sandro Fiori sta dunque assimilando gli schemi impartiti dal mister e questo è di buon auspicio per la ripresa calcistica del 2020. «Dopo l’amarissima retrocessione di 2 anni fa la società ha ritrovato la Prima categoria – ricorda Fiori – e questo grazie ad un bellissimo campionato disputato sempre in testa l’anno scorso nel palcoscenico della Seconda categoria: quest’anno siamo partiti all’80 per cento con la stessa rosa della passata stagione, dove abbiamo aggiunto qualche rinforzo e inserito i fuori quota ma senza rivoluzionare niente perché siamo convinti che questo gruppo può essere competitivo anche in questo campionato». Il tecnico ha fiducia nei propri ragazzi, però non ama fare proclami perché il cammino è ancora lungo per confermarsi nel torneo attuale. «Ovviamente stiamo cercando di puntare ad una salvezza tranquilla – aggiunge il mister sassarese –, anche perché obbiettivamente non possiamo competere con formazioni blasonate come Ozierese, Tempio Pausania e Porto Cervo costruite per vincere. Comunque cercheremo in un campionato difficile come questo di dare battaglia ad ogni partita». Durante il girone d’andata l’Ottava ha trovato diverse difficoltà dovute ad infortuni anche gravi e problematiche lavorative dei giocatori in organico. «Nonostante tutto il presidente e tutta la società stanno facendo grandi sacrifici per regalare quella serenità ai calciatori, che serve per portare in porto la salvezza senza troppi patemi d'animo e dare qualche soddisfazione in più ai nostri sostenitori che ci seguono ogni domenica».

Gavino Masia

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