«Il movimento sardo è in crescita»
Il presidente regionale della Fipav Ammendola fa il punto sulla serie B
06 gennaio 2020
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SASSARI. Ancora una manciata di giorni, poi sarà il momento di tornare in campo per la pattuglia targata quattro mori nei campionati di serie B di pallavolo. Un movimento che sta dando degli importanti segnali di vitalità, a partire dalla B maschile, dove il Cus Cagliari ed il Sarroch sono in piena corsa per un posto nei playoff.
«Possono entrambe lottare per questo risultato – è il commento del presidente regionale della Federpallavolo Vincenzo Ammendola – è questione di organizzazione, e possono anche contare su un buon numero di atleti sardi. Per me nell’area cagliaritana ci sono i presupposti per tornare presto nella serie A maschile, diciamo entro un paio d’anni». Si accontenta di ottenere la salvezza invece il Garibaldi La Maddalena, mentre la Silvio Pellico 3P Sassari, ancora al palo, dovrà fare davvero gli straordinari per riuscire a rimanere nei ranghi nazionali. In B1 femminile la Capo d’Orso Palau ha finora sofferto per qualche acciacco, ma sembra avere i mezzi per rimanere nella categoria, mentre il B2 la San Paolo Cagliari stazione come di consueto nella fascia alta della classifica, ed anche Olbia e Mareblù Oristano si stanno difendendo bene, pur essendo delle matricole. «Anche le nostre squadre di B2 puntano quasi tutto sulle atlete locali – sottolinea Ammendola – valorizzando quello che offre il nostro movimento. Senza dimenticare quello che sta facendo l’Hermaea Olbia in A2, con un po’ di attenzione si può fare davvero bene».
E proprio con questa ferma convinzione il comitato regionale della Fipav ha avviato già dallo scorso anno un massiccio lavoro di qualificazione dei settori dirigenziali, per dare un futuro sempre migliore alle società isolane. «L’anno scorso abbiamo svolto ben diciotto corsi per dirigenti – conclude il numero uno del volley sardo – sia a livello regionale che su tutto il territorio, formando 780 dirigenti. Nel corso del 2020 andremo ancora oltre, offrendo a tutte le realtà sarde le più complete conoscenze possibili in campo fiscale, amministrativo, regolamentare, nel marketing e nella comunicazione».(f.f.)
«Possono entrambe lottare per questo risultato – è il commento del presidente regionale della Federpallavolo Vincenzo Ammendola – è questione di organizzazione, e possono anche contare su un buon numero di atleti sardi. Per me nell’area cagliaritana ci sono i presupposti per tornare presto nella serie A maschile, diciamo entro un paio d’anni». Si accontenta di ottenere la salvezza invece il Garibaldi La Maddalena, mentre la Silvio Pellico 3P Sassari, ancora al palo, dovrà fare davvero gli straordinari per riuscire a rimanere nei ranghi nazionali. In B1 femminile la Capo d’Orso Palau ha finora sofferto per qualche acciacco, ma sembra avere i mezzi per rimanere nella categoria, mentre il B2 la San Paolo Cagliari stazione come di consueto nella fascia alta della classifica, ed anche Olbia e Mareblù Oristano si stanno difendendo bene, pur essendo delle matricole. «Anche le nostre squadre di B2 puntano quasi tutto sulle atlete locali – sottolinea Ammendola – valorizzando quello che offre il nostro movimento. Senza dimenticare quello che sta facendo l’Hermaea Olbia in A2, con un po’ di attenzione si può fare davvero bene».
E proprio con questa ferma convinzione il comitato regionale della Fipav ha avviato già dallo scorso anno un massiccio lavoro di qualificazione dei settori dirigenziali, per dare un futuro sempre migliore alle società isolane. «L’anno scorso abbiamo svolto ben diciotto corsi per dirigenti – conclude il numero uno del volley sardo – sia a livello regionale che su tutto il territorio, formando 780 dirigenti. Nel corso del 2020 andremo ancora oltre, offrendo a tutte le realtà sarde le più complete conoscenze possibili in campo fiscale, amministrativo, regolamentare, nel marketing e nella comunicazione».(f.f.)
