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McLean addio, Dinamo sul mercato

di Andrea Sini
McLean addio, Dinamo sul mercato

Basket, rescissione consensuale con la svogliata ala americana. Domani Sorokas tra i dodici, poi arriverà un rinforzo

11 gennaio 2020
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SASSARI. La versione italiana della telenovela argentina Andrea Celeste, negli anni Ottanta andò in onda in 176 puntate. La versione biancoblù della telenovela di Jamel McLean a Sassari, storia di un amore unilaterale e comunque mai corrisposto, si è fermata molto prima. Per il bene di tutti.

Una storia strappalacrime. L’ala di Brooklyn lascia la Dinamo. Dopo 121 giorni con pochissimi alti (le due gare di Supercoppa a Bari) e lunghi momenti di crisi, le strade del giocatore di Brooklyn e della società guidata da Stefano Sardara si dividono in maniera consensuale. Come dire: mettiamoci una pietra sopra, strappiamo questo (onerosissimo) contratto e andiamo ognuno per la propria strada. E allora vai, Jamel, vola libero come i tuoi sogni di Eurolega, metti finalmente via le ciabatte con le quali hai giocato le ultime partite con la maglia del Banco e corri a cercare un posto dove mostrare il valore che nessuno, da queste parti, ha mai messo in dubbio, pur non avendolo quasi mai visto.

Titoli di coda. Ieri mattina l’ex giocatore di Olimpia Milano, Olympiacos e Lokomotiv Kuban si è presentato al palazzetto per recuperare gli effetti personali dallo spogliatoio e salutare gli ex compagni di squadra e lo staff. Nessun rancore, perché sino all’ultimo il rapporto con il resto dello spogliatoio è stato più che buono e – al di là del rendimento scadente e dello “sciopero” delle ultime due partite – McLean si è sempre comportato da professionista. Non sembra che al momento il giocatore abbia un piano B, ovvero un contratto pronto con un’altra squadra (la trattativa col Partizan è tramontata), ma evidentemente entrambe le parti hanno considerato la chiusura del rapporto come soluzione inevitabile. McLean lascia un’eredità di 6,7 punti e 3,9 rimbalzi a partita, in 18 minuti di utilizzo, con il 56% da 2 e un plus/minus pari a 1,7, il più basso di tutti gli 8 giocatori normalmente inseriti nelle rotazioni.

Cercasi sostituto. Al momento neanche la Dinamo ha pronto un piano B, nel senso che soltanto ieri il general manager Federico Pasquini – che ha in tasca una lista di nomi, almeno un paio segnati in rosso – ha avuto via libera per poter andare a fondo nelle trattative. In giornata il nome della Dinamo è stato accostato a quello di Ike Udanoh, esperta ala che con la Reyer Venezia sta trovando poco spazio, ma il primo sondaggio non avrebbe portato risultati. Un fatto non troppo sorprendente, dato che la Reyer è sulla carta una concorrente diretta dei sassaresi. Considerando che la società biancoblù non sembra intenzionata a modificare la formula del 5+5 e che lo stesso coach Pozzecco ritiene ideale una rotazione a otto giocatori, non sono attese particolari rivoluzioni: domani, per il match interno contro la Openjobmetis Varese, il coach triestino potrà utilizzare l’“insurance guy” Paulius Sorokas. Il lituano, tesserato già in avvio di stagione ma mai utilizzato in campionato, è un giocatore completamente diverso rispetto a McLean, fisicamente ha un impatto molto inferiore, ma per il momento può essere utile per “spalmare” un po’ i minutaggi in attesa del nuovo acquisto. È chiaro che nel frattempo, con Daniele Magro che potrebbe trovare qualche minuto di spazio sul parquet, un po’ tutti dovranno fare gli straordinari: ma da questo punto di vista la solidità del gruppo biancoblù rappresenta una certezza.

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