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sabato la presentazione del libro 

“Sfide senza limiti”, ecco le storie di sportivi veramente speciali

“Sfide senza limiti”, ecco le storie di sportivi veramente speciali

SASS. Sarà presentato sabato alle 10 nella casa famiglia Sant’Antonio Abate, in piazza Sant’Antonio, a Sassari, il libro del giornalista Luigi Alfonso dal titolo “Sfide senza limiti”. Il volume...

15 gennaio 2020
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SASS. Sarà presentato sabato alle 10 nella casa famiglia Sant’Antonio Abate, in piazza Sant’Antonio, a Sassari, il libro del giornalista Luigi Alfonso dal titolo “Sfide senza limiti”. Il volume raccoglie quindici storie di sportivi “speciali” che grazie allo sport hanno superato gli ostacoli che la vita ha messo loro davanti. È una raccolta di interviste a 15 atleti o ex atleti, quasi tutti paralimpici.

All’incontro, moderato dal giornalista Francesco Pinna, parteciperanno, oltre all’autore, Padre Salvatore Morittu, gli ospiti della Casa famiglia, la docente Marina Pisano, Claudio Spanu, capitano DinamoLab Sassari, Filippo Carossino e Simone De Maggi, giocatori Briantea84 Cantù.

L'idea è nata da una richiesta fatta da un gruppo di bambini – alcuni disabili – che frequentavano una scuola primaria di Sestu, dove la docente Marina Pisano insegna da alcuni anni. Bambini e genitori la invitarono a non trascurare quel desiderio forte. E così Luigi Alfonso, su richiesta della docente, si è messo al lavoro e ha intervistato i 15 protagonisti.

Gli atleti prescelti offrono concreti esempi per quei bambini e per tutti noi. Sono persone che, a dispetto delle limitazioni fisiche originate dalla loro disabilità, hanno raggiunto vette di eccellenza nella vita, nel lavoro e nello sport. Alcuni sono nati con una disabilità, altri sono rimasti coinvolti in incidenti stradali, altri ancora hanno subìto gli effetti collaterali di vaccini o farmaci. Per un paio di loro si tratta invece di patologie di origine genetica.

La più piccola è Sara Vargetto, romana di 11 anni. A dicembre ha partecipato con il papà Paolo alla sua prima maratona, a Reggio Emilia. Il più anziano è Sandrino Porru, vicepresidente nazionale del Comitato italiano paralimpico. Ha 58 anni e ha partecipato a due Paralimpiadi: Seul 1988 e Barcellona 1992. Simone De Maggi, 28 anni, gioca invece nella Nazionale di basket in carrozzina e nella Briantea84 Cantù, la più forte squadra italiana di questa disciplina. Ha subìto l’amputazione di una gamba sotto il ginocchio a causa di un tumore osseo, quando aveva 17 anni. Poi c’è Claudio Spanu, 31enne di Sorso, guardia della Nazionale di basket in carrozzina e capitano della Dinamo Lab di Sassari, che racconta come «la malattia ha cambiato profondamente la mia vita in meglio». E ancora: Giorgio Cabiddu, leader delle Volpi Rosse di Firenze (serie B di basket in carrozzina), ha 43 anni ed è originario di Selegas. Ai giovani con disabilità dice: »Uscite e fate sport. Distraetevi, conoscete gente e opportunità nuove. Apritevi al mondo, non restate in casa. Soprattutto, non piangetevi addosso. Ho sbattuto la testa molte volte ma sono andato avanti con fierezza. E oggi continuo a divertirmi come un ragazzino».



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