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rolando maran 

«Giochiamo sereni e voltiamo pagina»

«Giochiamo sereni e voltiamo pagina»

CAGLIARI. La voglia di voltare pagina. Di ritrovare leggerezza, specie mentale, e ripartire gagliardi «come siamo stati fino a un mese fa. Certo se le sei sconfitte le avessimo avute spalmate nel...

19 gennaio 2020
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CAGLIARI. La voglia di voltare pagina. Di ritrovare leggerezza, specie mentale, e ripartire gagliardi «come siamo stati fino a un mese fa. Certo se le sei sconfitte le avessimo avute spalmate nel corso dell'andata, il sesto posto da cui ripartiamo avrebbe avuto ben altra considerazione. Ma adesso ci vuole davvero poco per riprenderci. Lo voglio io e i ragazzi. Nei loro occhi ho visto la voglia di riscatto».

Rolando Maran riannoda il filo. Ma al "Rigamonti" con 19 convocati, il tecnico non può essere del tutto sereno: «Castro rimane a casa, non si è allenato bene, a San Siro ha chiesto il cambio». E siamo al Brescia. Per i padroni di casa, al di là del faccia a faccia con l'ex presidente Massimo Cellino, fare risultato è basilare per non perdere terreno: le Rondinelle sono penultimi con 14 punti. «Con Eugenio Corini hanno ritrovato compattezza e identità, nelle ultime gare sono stati puniti soltanto dagli episodi. Ma io devo pensare al Cagliari. I momenti difficili sono normali in una stagione, bisogna resettare e ricominciare senza farsi condizionare. Dobbiamo farlo in fretta. Io sonoa rischio ? Non penso a me stesso ma solo alla squadra e alla maglia».

Maran non molla. Sul match prevede un atteggiamento tattico differente, magari con Joao Pedro più alto sulla trequarti rispetto a Nainggolan. «Abbiamo provato diverse cose. Ma quel che conta è portare gli episodi a nostro favore. Abbiamo preso gol sciocchi e non solo per problemi di squadra ma per episodi e questo ha minato la nostra sicurezza. Tutti dobbiamo lavorare meglio e ritrovare la sfrontatezza del passato, solo così torneremo ad essere quello che eravamo. Il malumore dei tifosi? Il calcio non ha memoria e questa euforia che abbiamo alimentato ha portato a sognare molto . anche giustamente. Ma ci si è dimenticati qual è il nostro posto».

Mario Frongia

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