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«Il miracolo dell’Hermaea? Tutto merito delle ragazze»

di Fabio Fresu
«Il miracolo dell’Hermaea? Tutto merito delle ragazze»

Il coach Giandomenico è l’artefice dell’exploit delle olbiesi nella A2 di volley «Amo le sfide, salvezza e poule promozione sono meritate. E ora continuiamo»

21 gennaio 2020
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OLBIA. Veni, vidi, vici. Ecco, in estrema sintesi, si potrebbe condensare così il percorso di Emiliano Giandomenico alla guida della Geovillage Hermaea Olbia, il tecnico che l’ha presa da ultima in classifica ed in tre mesi l’ha portata ad una storica qualificazione alla poule promozione nel campionato di A2 femminile di pallavolo. «Era l’obiettivo che ci eravamo posti con la squadra alla vigilia del match contro il Sassuolo (il suo esordio con le galluresi) e da lì abbiamo lavorato solo in funzione di quello, con grandissimo impegno, considerando ogni gara come decisiva».

Da lì è stato un crescendo, con una serie di sei vittorie consecutive, prima di strappare domenica sul campo della capolista San Giovanni in Marignano quel punto che significava coronare un vero e proprio sogno. «E niente mi toglie dalla testa che se ci fossero serviti due punti li avremmo presi. Questa squadra ha dimostrato di saper lottare anche se la situazione sembra disperata». Ma a dirla tutta, anche il coach del miracolo ha avuto dei momenti di debolezza, che lo rendono solo più umano. «Amo le sfide – aggiunge – ma all’inizio, con un punto dopo cinque gare, ho pensato che forse avevo esagerato. Poi però ho visto che le ragazze mi seguivano, erano disposte ad impegnarsi a fondo, consapevoli che i risultati arrivano solo con i sacrifici, e mi sono concentrato solo sul lavoro. Dico la verità, sono contento così, perché arrivare quarti avrebbe significato tornare in campo mercoledì per i quarti di finale di Coppa Italia. Ma la squadra ha dato tutto quello che poteva dare, ed ora ha bisogno di recuperare. Abbiamo dato al gruppo una settimana di riposo, considerato che da agosto ad oggi non si sono mai fermate per più di due giorni».

Di certo l’arrivo di Emiliano Giandomenico ha cambiato le cose. Un coach sanguigno, che condivide le emozioni delle atlete in campo.

Basta osservarlo quando la squadra è in ricezione, e lui si tira su i pantaloni della tuta e si piega sulle gambe. Come se la palla volesse prenderla lui. «Forse Olbia aveva bisogno di uno come me, ed io avevo bisogno di un ambiente come questo. Sono uno che crede molto in quello che fa, maniacale nello studio di strategie, degli aspetti tecnici e tattici, ma queste cose si fanno in gruppo. Le ragazze sono state strepitose sia dal punto di vista umano che come professioniste, lo staff tecnico è stato strepitoso nel supportarmi, dalla vice Mirela Sesti, allo scoutman Antonio D’Ambrosio, passando per il preparatore atletico Antonio La Licata e la mental coach Alessandra Mattioni. Senza dimenticare la società, a partire dal presidente Gianni Sarti, capace di dare sempre grande serenità all’ambiente nel quale lavorare».

Adesso il campionato osserva una pausa di tre settimane (si torna in campo il 9 febbraio, nei prossimi giorni la Lega varerà i nuovi calendari), e ci sarà tutto il tempo per recuperare le energie sia fisiche che mentali, in vista di una nuova ed entusiasmante sfida.

Nel frattempo il presidente Gianni Sarti, noto entusiasta, ha subito alzato l’asticella delle ambizioni, dicendo che il prossimo obiettivo sono i playoff promozione. «Prima recuperiamo dal punto di vista fisico e mentale, poi decideremo come affrontare il nuovo percorso. Di sicuro vogliamo divertirci, e mi piacerebbe molto stupire».

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