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La Tharros ha voltato pagina e adesso sogna la Promozione

La Tharros ha voltato pagina e adesso sogna la Promozione

ORISTANO. È passata la nottata. O meglio, la strada intrapresa lascia vedere i primi spiragli di luce. Sembra passato un secolo da quando la Tharros annaspava nei bassifondi del girone B di prima...

24 gennaio 2020
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ORISTANO. È passata la nottata. O meglio, la strada intrapresa lascia vedere i primi spiragli di luce. Sembra passato un secolo da quando la Tharros annaspava nei bassifondi del girone B di prima categoria, raccattando qualche ragazzo da mandare allo sbaraglio per inseguire una salvezza che aveva i connotati di una chimera. Poi, un anno fa, la svolta con il passaggio di mano ai vertici societari e un primo progetto di ricostruzione a lunga scadenza.

La storia recente della Tharros ha così voltato pagina, trasformando la realtà biancorossa da una pignatta umiliata sui campi polverosi della regione ad una nobile decaduta vogliosa di riconquistare il proprio status in ambito regionale. Nasce con queste motivazioni la stagione della squadra guidata da Maurizio Nulchis, indicata come (stra)favorita ai nastri di partenza di un campionato che deve rappresentare solo una tappa di passaggio verso lidi più consoni alla storia della piazza.

Un'annata dove la formazione oristanese ha tutto da perdere dopo una campagna acquisti opulenta. Pronostici che, fin qui, non hanno rappresentato un disturbo alla luce di un ruolino di marcia che parla di 13 vittorie su 17 partite e un distacco dalle prime inseguitrici, Capoterra e Atletico Narcao, sempre più marcato.

Eloquente l'ultimo turno, che ha visto proprio i biancocelesti di Narcao di scena a Oristano: un 4-1 che ha sottolineato ulteriormente il divario tra i ragazzi di Nulchis e le contendenti. Tutti gli indizi, insomma, portano a pensare che non ci si debba più chiedere se la Tharros vincerà il girone B, ormai bisogna domandarsi quando la Tharros chiuderà i conti.

Accanto ai risultati sul campo, si pone poi l'imprescindibile questione del settore giovanile, in macerie dopo anni di scellerate gestioni. Una questione posta dallo stesso patron Mura, attento nel rimarcare come una società solida e ambiziosa debba fondare le proprie radici in un vivaio florido, dal quale attingere le proprie risorse. Impossibile, in un progetto a lungo termine, rivolgersi solo ed esclusivamente al calciomercato per dare ossigeno alle proprie velleità. Questo, dunque, il prossimo step in casa biancorossa. Un futuro ancora tutto da costruire, ma forte di un presente che lascia ben sperare.

Stefano Sulis

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