gli emigranti del pallone
Petrone riparte dall’Ecuador «Non vedo l’ora di cominciare»
OLBIA. Mario Petrone lascia l’Italia e va ad allenare in Ecuador. Per il tecnico campano ex Calangianus e Nuorese e da anni a Olbia, una nuova esperienza professionale lontano dal calcio che lo ha...
24 gennaio 2020
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OLBIA. Mario Petrone lascia l’Italia e va ad allenare in Ecuador. Per il tecnico campano ex Calangianus e Nuorese e da anni a Olbia, una nuova esperienza professionale lontano dal calcio che lo ha visto protagonista in tante panchine fra serie C e D, l’ultima delle quali a Rimini, dove nello scorso campionato di serie C (girone B) era riuscito a conquistare la salvezza. Nei giorni scorsi la firma e la presentazione come allenatore del Club Deportivo y Social Santa Rita, squadra che milita nel campionato di serie B dell’Ecuador.
«Il calcio è sempre stata una passione - queste le parole del tecnico in un’intervista che lui stesso ha pubblicato sul suo profilo Facebook - Sono cresciuto con Maradona e il mito del calcio sudamericano, un calcio di talento, fantasioso, speciale. Non potevo farmi sfuggire questa possibilità».
Il tecnico è entusiasta ed ha già cominciato a lavorare. « Dal punto di vista professionale - aggiunge - è un’esperienza che mi completa, che mi permette di crescere e di avere un bagaglio tecnico maggiore: vedere in tv è una cosa, praticare e capire il metodo e l’impostazione di lavoro è un’altra. Li nasce il talento e voglio vedere come. La mia è sicuramente una scelta di formazione. Il progetto del club triennale ed è chiaro che il mio obiettivo è provare a giocare la Coppa Libertadores nel girone di due-tre anni».
«Intanto ho firmato per un anno - conclude - con opzione. Il 7 marzo inizia il campionato e a giugno, quando finirà la prima parte, tireremo le somme e vedremo quello che succederà». La volontà è quella di tornare in Italia un domani. «Sì, l’intenzione è quella, ma prima voglio completarmi, vivermi questa nuova situazione al meglio».
Paolo Muggianu
«Il calcio è sempre stata una passione - queste le parole del tecnico in un’intervista che lui stesso ha pubblicato sul suo profilo Facebook - Sono cresciuto con Maradona e il mito del calcio sudamericano, un calcio di talento, fantasioso, speciale. Non potevo farmi sfuggire questa possibilità».
Il tecnico è entusiasta ed ha già cominciato a lavorare. « Dal punto di vista professionale - aggiunge - è un’esperienza che mi completa, che mi permette di crescere e di avere un bagaglio tecnico maggiore: vedere in tv è una cosa, praticare e capire il metodo e l’impostazione di lavoro è un’altra. Li nasce il talento e voglio vedere come. La mia è sicuramente una scelta di formazione. Il progetto del club triennale ed è chiaro che il mio obiettivo è provare a giocare la Coppa Libertadores nel girone di due-tre anni».
«Intanto ho firmato per un anno - conclude - con opzione. Il 7 marzo inizia il campionato e a giugno, quando finirà la prima parte, tireremo le somme e vedremo quello che succederà». La volontà è quella di tornare in Italia un domani. «Sì, l’intenzione è quella, ma prima voglio completarmi, vivermi questa nuova situazione al meglio».
Paolo Muggianu