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Tra la Dinamo e la decima gli artigli dell’Aquila Trento

di Andrea Sini
Tra la Dinamo e la decima gli artigli dell’Aquila Trento

Dopo nove vittorie di fila in campionato i sassaresi hanno ancora fame

25 gennaio 2020
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SASSARI. Nove vittorie di fila e non sentirsi sazi, un gruppo sempre più rodato e tanta voglia di scoprire – e inserire – l’ultimo arrivato. L’anticipo della terza giornata di ritorno della serie A mette la Dinamo Banco di Sardegna di fronte all’Aquila Trento (palla a due alle 20,30) per una gara che propone tanti temi interessanti. All’andata a decidere le sorti della gara fu un super canestro da tre punti di Jerrells a meno di un secondo dalla sirena.

A caccia della decima. I biancoblù di Gianmarco Pozzecco, reduci dal doppio successo nelle trasferte di Pesaro e Strasburgo, tornano a calcare il parquet del PalaSerradimigni con l’obiettivo di portare a 10 il numero dei successi consecutivi in campionato. Una vittoria permetterebbe di restare al passo con la Virtus Bologna, che oggi fa visita alla Reyer Venezia, e di tenere a debita distanza la lanciatissima Germani Brescia, che domani se la vedrà con la sempre insidiosa Happy Casa Brindisi. Il passo falso del Banco a Ostenda, risalente ormai a quasi 20 giorni fa, è stato cancellato con una serie di vittorie convincenti, ottenute tra l’altro in condizioni di emergenza.

A tutto motore. Oggi, contro i ragazzi di coach Brienza, i sassaresi si presenteranno al gran completo: Dwayne Evans, rientrato in campo a Strasburgo dopo aver saltato tre partite, è ormai pronto a riprendere il suo ruolo di trascinatore. E in più coach Pozzecco avrà a disposizione Dwight Coleby, il lungo originario delle Bahamas chiamato per ricoprire il ruolo che fu di Jamel McLean. Mercoledì in Alsazia il suo apporto è stato minimo, ma oggi il giocatore proveniente dal campionato turco avrà sulle gambe (e soprattutto nella testa) due allenamenti in più con i nuovi compagni.

Le parole del Poz. «Siamo competitivi – ha detto ieri il coach della Dinamo –, i ragazzi stanno dimostrando di avere fame ma sappiamo che con Trento non sarà facile. È una squadra che quando inizia a giocare fisicamente può mettere in difficoltà chiunque. Adesso c’è Alessandro Gentile che è determinante, automaticamente condizionante in modo positivo per la squadra come ogni giocatore forte che si rispetti. Sono una squadra pericolosa che, per come è costruita con tanti italiani, mi piace molto poi gioca l’Eurocup che è competizione complicata, ha vissuto delle difficoltà oggettive ma ha dimostrato di essere forte vincendo partite toste». Quella dell’andata fu una gara complicata. «All’andata non ho visto gli ultimi cinque minuti perché ero stato espulso e la vittoria fu un capolavoro del mio staff, che condusse alla perfezione il finale di partita. Noi rispetto a quella sfida siamo cresciuti soprattutto per le certezze che abbiamo: sappiamo cosa vogliamo e dove vogliamo andare».

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