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Dalia corre veloce: «Ora il mio obiettivo sono le Olimpiadi»

di Roberto Spezzigu
Dalia corre veloce: «Ora il mio obiettivo sono le Olimpiadi»

La Kaddari ha vinto i 200 junior col nuovo record italiano «Sono molto felice, ma sto già pensando alle prossime gare» 

13 febbraio 2020
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SASSARI. «Sono molto felice per il record e per il titolo italiano juniores nei 200 metri conquistato ad Ancona, ma sto già pensando alle prossime gare». Dalia Kaddari, 18 anni, di Quartu, è la ragazza più veloce d’Italia ma non ha nessuna intenzione di fermarsi qui. Il suo obiettivo è la convocazione con la 4x100 alle Olimpiadi di Tokyo, come conferma il suo allenatore Fabrizio Fanni: «Incrociamo le dita».

Per Dalia il 2020 potrebbe essere l’anno della consacrazione. La settimana scorsa, ad Ancona, ha conquistato il titolo italiano dei 200 metri juniores fermando i cronometri sul tempo di 23"85, 8 centesimi in meno rispetto al suo primato italiano stabilito lo scorso anno con 23"93 durante l'incontro Italia-Francia, sempre a Ancona. «La finale dei campionati italiani indoor, ad Ancona, è stata molto bella – dice Dalia – ma correre all'aperto è tutta un'altra cosa».

Diciannove anni a marzo, la Kaddari, studentessa al liceo linguistico Motzo di Quartu, è entrata in una nuova dimensione tecnica. Ora, grazie al doppio tesseramento con il gruppo della Polizia di Stato delle FF. Oro e Tespiense Quartu, è diventata un’atleta professionista ma non vuole sbilanciarsi più di tanto sull'immediato futuro agonistico.

«Ho deciso di fare i 200 metri degli italiani di Ancona perché poi non ci saranno più come gara indoor nelle altre categorie. Per ora mi godo questo momento e farò ancora un'altra gara indoor a Minsk. Sarà un incontro interessante con atleti della mia età di altre 14 nazioni, correrò una gara extra dei 60 metri e la staffetta mista 4x200. Poi penseremo alla stagione outdoor».

La sprinter quartese, con personali di 11"65 sui 100 metri e 23"45 sui 200 (record italiano allieve under 18 stabilito alle Olimpiadi giovanili di Buenos Aires nel 2018 dove conquistò la medaglia d'argento), spiega come è cambiata la sua vita da atleta professionista. «Mi trovo molto bene con il mio gruppo sportivo. Tra allenamenti e scuola non ho tempo da dedicare alle altre cose. Per ora voglio vivere la mia ultima stagione da juniores con tranquillità e con l'obiettivo di ben figurare negli incontri internazionali con i pari età». Senza dimenticare però la Sardegna. «Mi piace molto correre nelle piste dell’isola.

Fabrizio Fanni, il tecnico che l'ha scoperta e cresciuta atleticamente sin da giovanissima (è stato lui a a convincerla a lasciare la pallacanestro e a dedicarsi a tempo pieno alla corsa)), è molto soddisfatto di questo inizio 2020.

«È stato un fine settimana molto intenso quello di Ancona – ammette Fanni – ma alla fine i risultati che speravamo sono arrivati, sono molto contento per lei. Ora Dalia parteciperà all'incontro internazionale di Minsk con i pari età under 20. Lo scopo principale è quello di fare esperienza internazionale perché l'obiettivo stagionale saranno i mondiali juniores under20 in programma a Nairobi, a luglio».

Quali altri record può raggiungere la Kaddari quest’anno? «Puntiamo a ripetere le buone cose fatte agli ultimi Europei di categoria in Svezia nel 2019, dove è arrivata in finale. P oi a maggio ci sarà una manifestazione internazionale dedicata alle staffette alla quale parteciperà anche Dalia. Senza dimenticare il fatto che ormai Dalia fa parte del gruppo delle velociste assolute italiane. Di recente è stata anche a Tenerife per uno stage. Credo sia importante che rimanga in questo giro della velocità nazionale femminile». Ma Dalia Kaddari ha un sogno nel cassetto? «Il sogno proibito è la possibile convocazione con la staffetta 4x100 alle Olimpiadi di Tokyo. Sarebbe un traguardo incredibile. Incrociamo le dita». Il tecnico non si sbilancia sulle previsioni tecniche. «È difficile fare previsioni a livello cronometrico ma sono arciconvinto che Dalia è in grado di migliorare, e anche in modo significativo, i propri record personali dei 100 e 200 metri. È una grandissima atleta che ci riserverà ancora molte sorprese». In bocca al lupo Dalia.

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