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Lotta al razzismo, Federcalcio e Lega Serie: "Plauso al Cagliari"

Tomaso Giulini
Tomaso Giulini

Il provvedimento della dirigenza rossoblù di espellere a vita dal campo tre tifosi

14 febbraio 2020
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ROMA. «Il calcio italiano sta combattendo una lotta senza quartiere contro il razzismo, per questo desidero congratularmi con il Cagliari Calcio per l'intransigenza che ha mostrato con questa decisione. La serietà e la determinazione del presidente Giulini sono sotto gli occhi di tutti, la Federazione sostiene con atti concreti lui e tutti i suoi colleghi in prima fila contro ogni forma di discriminazione, perché la piaga dell'inciviltà si può vincere solo scendendo in campo insieme». Il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina commenta così la decisione del club sardo di espellere a vita tre tifosi protagonisti di «buh» razzisti contro avversari.

«Il calcio italiano ha bisogno di compattezza e condivisione di intenti per continuare quel processo di rilancio che di cui tutti siamo protagonisti. - ha aggiunto il numero 1 della Figc -L'iniziativa del Cagliari, così come quella dell'Hellas Verona di pochi giorni fa, che ha dotato gli steward di body cam, concorre a creare le condizioni ambientali migliori per far vivere lo spettacolo del calcio con gioia e serenità». «Sono segnali di grande responsabilità, cui mi aspetto seguano anche comportamenti conseguenti da parte di tutti i tesserati - ha proseguito Gravina - ai quali rivolgo un invito ad abbassare i toni perché nelle ultime settimane abbiamo assistito ad atteggiamenti difficilmente tollerabili. Così come auspico che ci sia maggior rispetto per la classe arbitrale anche da chi è fuori dal nostro mondo, ma è spesso avvezzo alla polemica pretestuosa», ha concluso.

Plauso anche dal presidente della Lega Serie A, Paolo Dal Pino:«Complimenti al Cagliari e al presidente Giulini per aver dato seguito con azioni concrete a quanto annunciato in tema di lotta al razzismo».

«Questa è la strada da seguire per allontanare per sempre comportamenti incivili dai nostri stadi - ha dichiarato -. Sarebbe auspicabile che l'interdizione di questi soggetti fosse estesa a tutti gli altri stadi della Serie A in modo che, come avviene in alcune realtà all'estero, non possano più assistere ad alcuna partita di calcio». (Ansa).

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