La Nuova Sardegna

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«Abbiamo seguito i punti della Fmsi»

«Abbiamo seguito i punti della Fmsi»

Scorcu, responsabile dello staff medico della società rossoblù, rassicura i tifosi

24 febbraio 2020
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CAGLIARI. «Abbiamo applicato tutte le norme contenute nei dodici punti suggeriti dalla Federazione medici sportivi, pubblicati sul loro sito ufficiale». Parole di Marco Scorcu, responsabile dello staff sanitario del Cagliari, che ieri non era con la squadra a Verona (c’era il collega Roberto Mura). Precauzioni di buonsenso per i giocatori e tutto lo staff ma niente allarmismi. Norme igienico-sanitarie da considerare e applicare da parte delle società, dei custodi degli impianti sportivi, dirigenti e arbitri, per prevenire la diffusione del coronavirus.

In questi giorni di ritiro, prima a Coccaglio ( a pochi chilometri da Brescia) e poi da sabato in un albergo a un tiro di schioppo da Verona, i giocatori hanno seguito alla lettera le indicazioni dei medici, evitando così di esporsi al contagio.

Ma quali sono queste precauzioni? Niente di particolare, semplicemente degli accorgimenti che fanno parte della vita quotidiana ma che diventano fondamentali in caso di epidemie. Per esempio: non bere dalla stessa bottiglietta o bicchiere e non scambiare con i compagni asciugamani o accappatoi. Non bisogna consumare cibi negli spogliatoi, riporre indumenti e oggetti nelle borse e non lawsciarli esposti negli spogliatoi. Buttare negli appositi contenitori i fazzolettini di carta o altri materiali usati come cerotti o bende.

Alcune delle precauzioni più importanti sono: lavarsi le mani il più spesso possibile con acqua e sapone per almeno 20 secondi, asciugandole con una salvietta monouso; non toccarsi gli occhi, il naso e la bocca con le mani non lavate; arieggiare i locali il più spesso possibile; coprirsi la bocca e il naso con un fazzoletto o con il braccio, ma non con la mano se si tossisce e starnutisce.

Insomma, precauzioni che dette così possono sembrare cose scontate ma che diventano necessarie inun momento così delicato.



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