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La favola di Lamin: dal Gambia ad Arzana con in mente la Juve

di Matteo Cabras
La favola di Lamin: dal Gambia ad Arzana con in mente la Juve

Il centrocampista Jammeh è la giovane promessa dell’Idolo Nel 2017 era salito su un barcone per fuggire dalla guerra

24 febbraio 2020
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CAGLIARI. Dal Gambia alla Sardegna. Prossima destinazione: il calcio professionistico. Si potrebbe sintetizzare così il viaggio di Lamin Jammeh, giovanissima promessa del calcio africano sbarcato da alcuni anni nella nostra isola. La sua storia comincia diciannove anni fa nel lontano Gambia, dove il piccolo Lamin vive insieme alla famiglia in compagnia delle amate due sorelle e del fratello. Il bimbo cresce in fretta e comincia a tirare calci al pallone. Talento innato, muscoli guizzanti. I grandi club del Paese mettono gli occhi sull'attaccante prodigio che non ha difficoltà a raggiungere subito la massima serie del piccolo stato africano. «In Gambia giocavo nella lega delle migliori squadre, quella che in Italia corrisponde alla serie A», ricorda con orgoglio.

Gol e vittorie. Un connubio che può inebriare, ma la vita a quelle latitudini non è facile e per il ragazzo si presenta il primo vero bivio. Anno 2017. La situazione politica del Gambia non lascia scampo: la guerra civile è alle porte. Per Lamin la scelta è presto fatta. Sale su uno dei tanti barconi della speranza e si dirige verso l'Italia dove sbarca in quella che dal suo paese appariva come un minuscolo puntino nell'immenso blu del Mediterraneo: la Sardegna. «Qui da voi mi sono trovato subito bene. Ora vivo ad Ilbono in compagnia di altri ragazzi che come me sono stati accolti in Italia. Non mi posso certo lamentare». Nell'isola il talento di Lamin non passa inosservato e per lui si aprono subito le porte del calcio che conta. Il Lanusei, protagonista del campionato di serie D, mette gli occhi sul ragazzo. «Una grande esperienza che mi ha fatto maturare molto come calciatore. Ho imparato a essere duttile. Posso giocare tranquillamente a centrocampo, ma anche come esterno offensivo».

Dopo l'esperienza alla corte di mister Graziani, ecco la chiamata all’Idolo. La squadra di Arzana sta dominando il girone A del campionato di Promozione. «Siamo un grande gruppo. Ho rifiutato anche una recente chiamata del Muravera pur di continuare in questa splendida avventura». Lamin in Ogliastra si sente oramai a casa. «Ho tanti amici, molti dei quali compagni della mia prima avventura a Lanusei». La vita scorre veloce e non mancano le soddisfazioni anche fuori dal campo. «Lo scorso anno ho frequentato anche la scuola e sono riuscito a imparare abbastanza bene la vostra lingua». Lamin guarda al futuro in Serie A, ma non dimentica mai le sue origini. «Se un giorno riuscirò a diventare un grande calciatore, porterò in Italia mia mamma e le due sorelle. Mio fratello purtroppo non c'è più. Il mio pensiero spesso va a loro».

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