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La Dinamo inciampa ed è già spalle al muro

di Andrea Sini
La Dinamo inciampa ed è già spalle al muro

Al PalaSerradimigni i sassaresi perdono Gara1 dei playoff contro Burgos

05 marzo 2020
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SASSARI. Male la prima, e ora non si può più sbagliare. La Dinamo inciampa in gara1 degli ottavi di finale di Champions League e si trova a un passo dall’eliminazione: il San Pablo Burgos passa al palazzetto per 81-84 e martedì prossimo in Spagna ha la possibilità di chiudere la serie, che i sassaresi di Pozzecco proveranno invece a portare a gara3.

Alti e bassi. A 19 giorni dall’ultimo impegno ufficiale, e con una sola gara sulle gambe nell’ultimo mese, la Dinamo gioca un primo tempo troppo “leggero”, va due volte sotto di 17 (34-51 al 19’, 36-53 subito dopo il riposo) per poi rimontare grazie a un terzo quarto garibaldino e un break di 22-3 trascinata da un super Spissu. Ma negli ultimi minuti del match le triple che avrebbero potuto cambiare la gara finiscono sul ferro.

Le difficoltà. Il primo blackout sassarese arriva prestissimo, con Benite che bombarda da lontano e Burgos che vola dal 6-3 al 6-16. Il timeout di Pozzecco fa bene al Banco, che si sblocca grazie a Vitali e al nuovo acquisto Smith, che battezza il suo secondo esordio sassarese con la tripla del 19-19. Burgos bombarda ancora con Benite, Poz allunga a dieci le rotazioni con Sorokas e Bucarelli e alla prima sirena la Dinamo è sotto, 23-26. Burgos riparte con la bomba del 23-29, il Banco si affida alla garra di Gentile e al dinamismo di Pierre, si riavvicina (28-29, 32-33) ma fallisce più volte il contro-sorpasso e si inceppa nuovamente: il quintetto “base” è fuori ritmo e Burgos allunga ancora, con Clark e Lima che piazzano il +8 (32-40) a 3’27” da metà gara. Il timeout di Pozzecco non sveglia i biancoverdi, impantanati in attacco e sempre un passo indietro in difesa: gli spagnoli dilagano e portano il loro break a 14-0 (32-47). Smith dalla lunetta disincaglia il Banco da quota 32, Spissu si becca un fallo tecnico e dopo avere toccato il +17, 34-51, gli iberici arrivano all’intervallo sul +15, 36-51.

La grande rimonta. Si riparte dal solito scatenato Benite, che porta Burgos a +16 (40-56), la Dinamo prova a scuotersi e il detonatore è un gioco da 4 punti di Vitali: la difesa inizia a ruggire e dall’altra parte arrivano i punti di Evans, Spissu e Bilan, che valgono l’immediato -7, 49-56, a 7’17” dalla terza sirena. Dopo il timeout di coach Penarroya, Spissu ed Evans falliscono ole triple del -4, poi arriva il solito fallo tecnico per Pozzecco e si riparte dal -10, 49-59, ma è tutto un altro Banco. La difesa picchia duro e i canestri di un Evans finalmente solido e di uno Spissu bollente regalano ai sassaresi il sorpasso, con il 62-59 a 2’58”. Burgos trova due canestri sulla sirena dei 24” con Clark, gli arbitri combinano un disastro dopo l’altro e Burgos rimette la freccia con il solito Benite.

La delusione. Al 30’ il tabellone dice 68-68, ma la Dinamo perde smalto, si incarta in attacco e vede gli ospiti allontanarsi ancora: 71-79 a 6’ da fine gara, ed è la spallata decisiva: il rientro in campo di Spissu ridà linfa al Banco, che trova l’80-82 con Evans a 3’ e poi fallisce tre volte l’aggancio e dopo il tap-in di Clark fallisce la tripla dell’overtime con Pierre. Ora il Banco è spalle al muro.

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